lunedì 20 dicembre 2010

Scambio sul posto o immissione in rete? Cosa conviene di più?

Lo scambio sul posto si adatta molto bene ai privati e alle piccole e medie aziende (le spese di adesione ammontano a circa 30 euro), soprattutto quando l'energia elettrica prodotta è inferiore o uguale a quella consumata. In questo caso l'impianto lavora in regime di interscambio con la rete elettrica locale, il che significa che è possibile immettere solo l'energia che non si consuma istantaneamente; l'energia immessa in rete va al GSE, e in cambio si riceve un contributo in conto scambio, mentre l'energia di cui si ha bisogno viene acquistata pagando una normale bolletta. Alla fine dell'anno si effettua un conguaglio, basato sulla differenza tra immissione e prelievi: se il saldo è negativo verrà addebitato in bolletta; se è positivo, il credito di energia resterà valido per sempre. Attenzione dunque: con lo scambio sul posto l'energia in esubero non può essere venduta. Il vantaggio è in credito il bolletta per sempre. Nel caso, invece, dell'immissione in rete, tutta l'energia prodotta è incentivata secondo le tariffe in vigore. L'energia prodotta può essere consumata o immessa nella rete nazionale. L'energia immessa in rete è venduta al Gestore di Rete alla tariffa fissata dall'Acquirente Unico e pertanto non può essere immagazzinata e accreditata in caso di bisogno in un secondo momento.

domenica 19 dicembre 2010

Perché conviene installare un impianto fotovoltaico?

Se state prendendo in seria considerazione l'ipotesi di installare un impianto fotovoltaico è bene sapere che l'investimento ha almeno tre ordini di motivi per cui vale la pena effettuarlo senza troppi rimpianti o tentennamenti.

Innanzitutto, l'installazione di un impianto fotovoltaico domestico gode degli incentivi previsti dal Conto Energia che, come si sa, costituisce la fonte di ricavo principale poiché comporta l'erogazione di un incentivo proporzionale alla produzione di energia elettrica.

In secondo luogo, va tenuta in debita considerazione anche l'immissione in rete dell'energia prodotta e l'autoconsumo. Nel primo caso l'energia può essere messa in rete (anche solo parzialmente) e quindi può essere venduta al Gestore della Rete. Nel secondo caso, invece, l'energia viene autoconsumata, generando un chiaro risparmio sulla bolletta.

Infine, il terzo aspetto riguarda la rivalutazione dell'immobile: bisogna infatti tener presente che questi interventi generalmente comportano un incremento del valore degli edifici si cui sono installati.

venerdì 17 dicembre 2010

Novità conto energia 2011

L'Italia potrà contare ancora, almeno per i prossimi 3 anni, sul meccanismo di sostegno feed-in premium e l'incentivazione durerà sempre 20 anni. Il nuovo conto energia prevede, purtroppo, una riduzione delle tariffe a partire dal 2011 che, rispetto a quelle attualmente operative sarà contenuta per i piccoli impianti e più marcata per i grandi impianti, per i quali la riduzione supererà il 25%. Per gli impianti che entreranno in esercizio nel 2012 e nel 2013 le tariffe saranno decurtate ulteriormente del 6% ogni anno. Oltre alle tariffe, cambia anche la classificazione degli impianti, che viene semplificata in due categorie: impianti realizzati sugli edifici e altri impianti. Gli impianti integrati con caratteristiche innovative e quelli a concentrazione godranno fino al 31/12/2011 di specifiche tariffe. Per i primi le tariffe sono così ripartite: 0,44 euro/kWh per impianti con potenza compresa tra 1 e 20 kW, 0,40 euro/kWh per gli impianti con una potenza compresa tra i 20 e i 200 kw e, infine, 0,37 euro/kWh per impianti con potenza maggiore a 200 kW; mentre per i seconti le tariffe sono di 0,37 euro/kWh per potenze comprese tra 1 e 20 kW, 0,32 euro/kWh per potenze comprese tra 20 e 200 kW e di 0,28 euro/kWh per potenze maggiori rispetto ai 200 kW.Infine, sono confermate le maggiorazioni, pari al 10%, per gli impianti installati in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto, mentre cambia l'incentivazione per le serre, le pergole, le tettoie e le pensiline che avranno diritto a una tariffa pari alla media aritmetica tra la tariffa spettante per gli impianti realizzati su edifici e la tariffa spettante per altri impianti fotovoltaici.

domenica 12 dicembre 2010

Chi può beneficiare del conto energia?

Chi può beneficiare del conto energia? Persone fisiche, giuridiche, soggetti pubblici e condomini che decidono di installare degli impianti con una potenza nominale non inferiore a 1 kW. Al fine di favorire gli impianti in grado di generare il minor impatto ambientale possibile, le tariffe sono articolate per taglia e tipologia; in altre parole, gli impianti completamente integrati dal punto di vista architettonico, e che hanno una potenza compresa tra 1 e 3 kW, sono quelli che ricevono la tariffa più alta (attualmente pari a 0,470 euro/kWh). Le altre tipologie di integrazione si riferiscono agli impianti non integrati (classico esempio sono i moduli installati al suolo), che sono quelli che percepiscono le tariffe minori, e agli impianti parzialmente integrati (per esempio gli impianti installati sui tetti, ma con inclinazione diversa rispetto alla falda). Tuttavia se l'impianto non è integrato ed è superiore a 3 kW, ma il soggetto responsabile autoconsuma il 70% dell'energia prodotta, le tariffe sono incrementate del 5%. La stessa cosa vale per gli impianti fotovoltaici installati per sostituire una copertura in eternit, oppure se il soggetto responsabile è un ente locale, una scuola o una struttura sanitaria pubblica. Per accedere alle tariffe, il proprietario dell'impianto deve inviare richiesta d'incentivo al GSE (Gestore Servizi Energetici), ma solo dopo l'entrata in esercizio dell'impianto. Ci sono però dei limiti, nel senso che non può essere incentivato un numero infinito di impianti. Il DM del 2007 fissa infatti come limite massimo cumulato della potenza incentivabile i 1200 MW; al raggiungimento di questa soglia (raggiunta alla fine del 2010), potranno essere incentivati solo gli impianti che entreranno in funzione nel periodo cosiddetto di moratoria (14 mesi per i privati, 24 mesi per i soggetti pubblici).

giovedì 2 dicembre 2010

Quali autorizzazioni servono per installare un impianto fotovoltaico?

Quali autorizzazioni servono per installare un impianto fotovoltaico? Le autorizzazioni necessarie per proter procedere all'installazione di un impianto fotovoltaico, negli ultimi anni, hanno fatto registrare un consistente ridimensionamento rispetto al recente passato, nel corso del quale, pastoie burocratiche farraginosissime avevano in molti casi scoraggiato gli utenti ad affidarsi a questo tipo di risorsa.

Da alcuni mesi per gli impianti fotovoltaici non serve più la Dia (Dichiarazione d'inizio attività) grazie alla Legge 73/2010, (legge di conversione del Decreto incentivi Decreto Legge 40/2010) in zone come quelle non sottoposte a vincoli, quali quelli architettonici, paesaggistici, idrogeologici e così via (ma bisogna ancora fare i conti con alcune regioni dove sono vigenti leggi più restrittive: Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Val d'Aosta, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Campania e Sicilia). In questo caso è possibile installare impianti sui tetti dando una semplice comunicazione al proprio Comune, mentre per le altre tipologie d'impianto e per le zone sottoposte a vincolo è necessaria la Dia.

Bisogna prestare attenzione, inoltre, poiché alcuni Comuni pongono delle restrizioni sulle tipologie d'impianto che è possibile installare nelle zone sottoposte a vincolo, come per esempio, solo impianti su falda e non su tettoie o a terra e così via. E' sempre utile, quindi, contattare l'Amministrazione di competenza prima di procedere con le analisi di fattibilità ed è necessario verificare che chi si occupa dell'installazione segua, o assista il cliente anche in questa fase.

Ricordiamo che la moltitudine di differenti modalità autorizzative verrà unificata quando le singole regioni recepiranno le indicazioni delle nuove Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, approvate il 10 settembre del 2010 ed entrate in vigore il 3 ottobre 2010.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?