Cuore dell'impianto elemento critico per eccellenza e principale fattore nel livello di prestazione dell'impianto. L'inverter converte l'energia elettrica in corrente continua (DC) generata dalle stringhe in corrente alternata, provvedendo ad immetterla in rete attraverso una complessa operazione di sincronizzazione, nel rispetto dei parametri elettrici e le norme di sicurezza dettate dalle norme CEI (0-21) e dai regolamenti del gestore della rete. Esistono in commercio numerose tipologie di inverter: centralizzati, micro inverter, inverter monofase o trifase ad uno o più ingressi MPPT. Questi rendono disponibili i parametri di funzionamento e di prestazione attraverso porte di comunicazione con protocolli assolutamente non standardizzati ma proprietari e sempre più complessi. Le porte comunicano elettricamente attraverso linee di trasmissione dati RS - 485, reti ethernet oppure attraverso connessioni wireless. Attraverso queste porte i sistemi di monitoraggio acquisiscono i dati, li analizzano, li storicizzano e ne calcolano le prestazioni e le mostrano all'utente attraverso interfacce grafiche. Il loro numero su un impianto dipende dalla potenza installata ma anche dai criteri progettuali utilizzati. Esiste una filosofia progettuale centralizzata che tende ad utilizzare pochi inverter di grande potenza. Esiste inoltre una filosofia progettuale distribuita che impiega molti inverter di piccola potenza distribuiti sul campo fotovoltaico. La prima tende a privilegiare gli aspetti manutentivi, la seconda punta a ridurre le perdite di potenza sui cavi in DC ed a frammentare la conversione riducendo i disservizi in caso di guasto.
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