Solo gli impianti fotovoltaici al di sotto dei 12 kWp di potenza installata possono accedere agli incentivi senza passare attraverso l'iscrizione al registro del GSE. Per tutti gli altri, invece, occorre l'iscrizione a un apposito registro che definirà una graduatoria di accesso agli incentivi. A tal proposito, sono stati delineati alcuni criteri che di fatto portano l'impianto ad avere una priorità nell'accesso ai fondi. Per gli impianti sul tetto, la prima discriminante è la certificazione dell'edificio. Al momento di iscrizione al registro, quindi, la vostra abitazione dovrà essere dotata obbligatoriamente di certificazione energetica in corso di validità. Non solo: la classe energetica di appartenenza sarà a sua volta un criterio di priorità. Altra priorità viene riconosciuta agli impianti installati per sostituire un tetto contenente amianto, così come godono di priorità tutti gli impianti da installarsi su siti contaminati o discariche esaurite. Tra i tanti altri criteri - aziende agricole con impianti sotto i 200 kW di potenza, impianti realizzati su serre, pergole, tettoie, pensiline o barriere acustiche, data di ottenimento delle autorizzazioni, minore potenza dell'impianto - ce n'è anche uno piuttosto bizzarro. Il soggetto responsabile ha infatti la facoltà di richiedere uno sconto del 5% sulla tariffa incentivante (dunque percepirà meno): in tal caso, avrà una priorità per l'iscrizione al registro.
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