Aste per le energie rinnovabili: nuove regole UE per sostenibilità e sicurezza
L’Unione Europea ha adottato misure decisive per rendere le aste per le energie rinnovabili più competitive, sicure e sostenibili. Il
Regolamento UE 2024/1735 e la
NZIA (Net-Zero Industry Act) introducono criteri innovativi per la selezione dei progetti, garantendo maggiore resilienza del sistema energetico e riducendo la dipendenza da Paesi terzi.
Obbligo di criteri di sostenibilità nelle aste
Dal 30 dicembre 2025, almeno il 30% della capacità FER messa all’asta annualmente, o almeno 6 GW per Stato Membro, dovrà includere criteri non di prezzo che favoriscano la sostenibilità ambientale e la resilienza del settore. Questo approccio mira a rendere l’Europa meno vulnerabile rispetto al sottocosto dei gruppi stranieri e a valorizzare le tecnologie rinnovabili europee.
I nuovi criteri delle aste rinnovabili
Le aste per la produzione di energia da fonti rinnovabili in Europa stanno subendo una trasformazione significativa grazie ai nuovi criteri introdotti dal Regolamento (UE) 2024/1735 e dalla NZIA (Net-Zero Industry Act). Questi criteri servono a garantire che gli impianti finanziati siano sostenibili, sicuri e capaci di ridurre la dipendenza dell'UE da fornitori esterni.
Condotta commerciale responsabile
Le imprese partecipanti devono rispettare rigorosi standard di sostenibilità e trasparenza. Oltre alle normative dell'UE sulla due diligence aziendale, i candidati devono dimostrare di adottare pratiche etiche in linea con i Principi Guida ONU, le Linee Guida OCSE e la normativa UE sulla sostenibilità (Direttiva 2024/1760). Inoltre, devono fornire una comunicazione pubblica sulle azioni intraprese per garantire la responsabilità aziendale.
Cybersicurezza
Con l’aumento delle minacce informatiche agli impianti critici, il regolamento impone misure specifiche per proteggere i dati e prevenire attacchi informatici. Le aziende devono:
✅ Implementare un piano di gestione del rischio cyber.
✅ Proteggere i dati utilizzando esclusivamente infrastrutture nell’Area Economica Europea (EEA).
✅ Dimostrare che i fornitori di prodotti ICT rispettino le stesse norme di sicurezza.
Capacità di realizzazione del progetto
Per evitare fallimenti e progetti incompleti, le aziende devono dimostrare di avere la solidità finanziaria e tecnica necessaria per portare a termine l’impianto. Devono presentare documenti quali:
📌 Certificazioni di solidità economica.
📌 Documenti che attestano esperienze precedenti nel settore.
📌 Un piano dettagliato di implementazione con tappe definite.
Sostenibilità ambientale
Il regolamento spinge gli impianti rinnovabili a ridurre al minimo l’impronta ecologica. Tra i criteri valutati:
🌱 Impronta di carbonio misurata con metodologie di life cycle assessment (LCA).
♻️ Economia circolare, che valuta la riciclabilità e il contenuto di materiali riciclati.
🐝 Biodiversità, con sistemi di monitoraggio e misure per preservare gli ecosistemi.
Sicurezza dell’approvvigionamento
Per ridurre la dipendenza dell’UE da fornitori extraeuropei, il regolamento impone vincoli su componenti chiave delle tecnologie rinnovabili. Gli Stati Membri possono:
🔹 Limitare la partecipazione alle aste a prodotti non fabbricati in paesi con monopolio eccessivo.
🔹 Premiare aziende che diversificano le fonti di approvvigionamento.
🔹 Introdurre punteggi per favorire la resilienza energetica dell’UE.
Questi nuovi criteri non solo migliorano la trasparenza e la sicurezza del settore, ma rendono le aste rinnovabili un vero motore per la sostenibilità e la competitività europea.
Impatto sul settore e sugli investimenti
Le nuove misure adottate dall’Unione Europea per le aste di energia rinnovabile rappresentano un cambio radicale nel panorama delle tecnologie a zero emissioni. Questi criteri non solo migliorano la trasparenza e la sicurezza del mercato, ma sono progettati per garantire una crescita più stabile e sostenibile del settore.
La chiara definizione di criteri e regole porta un vantaggio diretto agli investitori, che possono contare su un quadro normativo meno incerto e più prevedibile. La possibilità di partecipare a aste ben strutturate, con criteri di prequalificazione e aggiudicazione basati su aspetti come la sostenibilità e la sicurezza informatica, rende il mercato europeo più attrattivo per aziende e finanziatori interessati a progetti a lungo termine. Questo non solo porta più fondi nel settore, ma favorisce lo sviluppo di infrastrutture all’avanguardia che possono garantire una produzione di energia pulita su larga scala.
Uno degli obiettivi chiave delle nuove regole è rafforzare la capacità delle imprese europee di competere a livello globale. L’adozione di criteri legati alla sostenibilità permette alle imprese europee di valorizzare la loro expertise tecnologica e produttiva, contrastando il sottocosto offerto da grandi gruppi stranieri. In particolare, le prescrizioni contenute nella NZIA e nel Regolamento (UE) 2024/1735 tutelano le aziende che già operano nel rispetto degli standard ambientali, offrendo loro una posizione di vantaggio nelle aste.
L’introduzione di criteri ben definiti porta anche una semplificazione del processo autorizzativo. Gli Stati Membri, grazie alle nuove normative, possono accelerare le pratiche burocratiche per l’installazione di impianti rinnovabili, facilitando l’espansione del settore. Questo significa che i progetti non resteranno bloccati per mesi o anni a causa di iter complessi, permettendo una crescita più dinamica e un incremento rapido della capacità installata.
Infine, un elemento fondamentale di queste nuove normative è la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. In un contesto geopolitico sempre più instabile, l’UE mira a ridurre la dipendenza da fornitori extraeuropei per tecnologie strategiche. Il criterio di resilienza, introdotto per le aste, garantisce che almeno una parte significativa delle componenti degli impianti rinnovabili provenga da aziende europee, riducendo i rischi di interruzione della catena di approvvigionamento.
Queste nuove regole non solo migliorano la trasparenza e la sicurezza del settore, ma stimolano investimenti, favoriscono la competitività delle imprese europee e accelerano la transizione verso un’economia più sostenibile. L’energia rinnovabile diventa non solo una scelta ecologica, ma anche un settore chiave per la crescita economica e la sicurezza dell’Unione Europea.
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