L'inquinamento da polveri sottili è una vera emergenza in molte città italiane, in particolare del Nord, ed è causato in gran parte dal riscaldamento. Una soluzione al problema arriva dall'AREA Science Park di Trieste, che sta testando un'innovativa pompa di calore ad alta temperatura, in grado di produrre acqua calda a una temperatura superiore ai 75° C, che potrebbe sostituire le attuali caldaie da riscaldamento senza la necessità di rifare completamente l'impianto. Un primo prototipo funzionante di questa nuova generazione di caldaie di media taglia e ad alta efficienza (una tecnologia innovativa, realizzata nell'ambito del Piano Energia Enerplan di AREA Science Park e del Ministero dell'Ambiente e frutto di una sinergia fra partner pubblici e privati) è stato installato in un comprensorio scolastico di Pordenone. La sperimentazione in corso sta facendo registrare risultati molto positivi, con rendimenti addirittura superiori alle attese: 115 kW di potenza effettiva, sensibilmente superiore ai 100 kW preventivati. L'innovativa pompa di calore consente di riscaldare palestra e spogliatoi e di produrre acqua calda sanitaria per tutta la scuola. L'impianto di Pordenone servirà anche da laboratorio per la verifica e il miglioramento della tecnologia e delle sue performance. Questo primo test, molto soddisfacente, rende più vicino il raggiungimento del principale obiettivo: sostituire le caldaie degli impianti di riscaldamento tradizionali con pompe di calore ad alta temperatura. E dire addio così allo smog. La PDC HT, così si chiama, è una pompa di calore geotermica a doppio stadio ottimizzata per produrre calore fino a oltre 80°C con COP ~ 3, molto elevato per tale temperatura. Queste performance, mai ottenute prima, sono dovute a particolari soluzioni scientifiche e tecnologiche, oggetto di brevetti internazionali.
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