mercoledì 9 marzo 2011

L'integrazione architettonica innovativa dei moduli fotovoltaici è soggetta a nuove tariffe

Il terzo Conto Energia, entrato in vigore il primo gennaio scorso e normato secondo il Decreto Ministeriale del 6 agosto 2010, si inserisce in uno scenario di rapida crescita degli impianti fotovoltaici in Italia, dovuto sostanzialmente alle tariffe incentivanti messe a disposizione dal Conto Energia 2005, e soprattutto grazie a quelle del Conto Energia 2007. Il Conto Energia attualmente in vigore, rispetto a quanto fatto in precedenza, ha però un merito, e cioè quello di enfatizzare il ruolo dell'architettura come luogo privilegiato per l'inserimento degli impianti fotovoltaici. E per farlo, è stato scelto il modo più efficace possibile: sono state destinate agli impianti installati sui tetti tariffe decisamente maggiori rispetto a tutti gli altri impianti, e soprattutto sono state premiate le applicazioni innovative finalizzate all'integrazione architettonica. In tal modo gli impianti fotovoltaici non sono più solo il mezzo per produrre energia da fonti rinnovabili, ma vengono promossi al ruolo di vera e propria componente per l'edilizia: il modulo fotovoltaico diventa parte integrante dell'edificio. In realtà un passo in questa direzione era già stato fatto con il Conto Energia 2007 che, rispetto a quello precedente, aveva introdotto il concetto di impianto fotovoltaico parzialmente o totalmente integrato. Ma il terzo Conto Energia si è spinto oltre. Nel DM 6/8/2010, infatti, le applicazioni innovative finalizzate all'integrazione architettonica hanno una specifica tariffa incentivante, riservata a quegli impianti che utilizzano moduli e componenti speciali sviluppati specificatamente per integrarsi e sostituire gli elementi architettonici degli edifici, un esempio per tutti la tegola fotovoltaica o i moduli fotovoltaici in vetro strutturale. Per beneficiare di queste particolari tariffe, gli impianti devono avere una potenza non inferiore a 1 kW e non superiore a 5 MW, devono essere installati su edifici, devono utilizzare moduli fotovoltaici speciali o componenti speciali, la superficie fotovoltaica deve rispondere ai requisiti della completa integrazione architettonica, e devono essere collegati alla rete elettrica o a piccole reti isolate, in modo tale che ogni singolo impianto fotovoltaico sia caratterizzato da un unico punto di connessione alla rete elettrica non condiviso con altri impianti fotovoltaici. Praticamente, per rientrare in questa categoria, i moduli devono sostituire componenti architettonici degli edifici e devono svolgere una funzione di rivestimento di parti dell'edificio altrimenti svolta da componenti edilizi. Per quanto stabilito nel titolo III del DM 6/8/2010, gli impianti fotovoltaici che utilizzano moduli e componenti speciali sviluppati specificatamente per integrarsi e sostituire elementi architettonici degli edifici hanno diritto a una tariffa incentivante diversa e maggiorata rispetto alle altre tipologie di impianti. Si tenga conto che queste tariffe saranno valide per tutto il 2011 e che nel 2012 e nel 2013 subiranno una decurtazione del 2% annuo. Anche in questo caso, le tariffe sono erogate per un periodo di 20 anni, a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell'impianto, e rimangono costanti per l'intero periodo di incentivazione. I soggetti che possono beneficiare di questi incentivi sono: le persone fisiche, le persone giuridiche, i soggetti pubblici e i condomini. Ecco le tariffe speciali in dettaglio: Potenza espressa in kW compresa tra 1 e 20, 0,44 euro al kWh; potenza compresa tra 20 e 200 kW, 0,40 euro al kWh; potenza compresa tra 200 e 5000 kW, 0,37 euro al kWh.

Ma quali caratteristiche devono possedere gli impianti fotovoltaici per poter accedere alle tariffe speciali?

Per accedere alle tariffe speciali, gli impianti fotovoltaici devono essere realizzati con moduli e componenti particolari:

  1. Moduli e componenti speciali, sviluppati specificatamente per integrarsi e sostituire elementi architettonici di edifici quali le coperture degli edifici, le superfici opache verticali, le superfici trasparenti o semitrasparenti, superfici apribili e assimilabili quali porte, finestre e vetrine anche se non apribili comprensive degli infissi.
  2. Moduli e componenti che abbiano significative innovazioni di carattere tecnologico.
  3. Moduli progettati e realizzati industrialmente per svolgere, oltre alla produzione di energia elettrica, anche funzioni architettoniche fondamentali quali la protezione e regolazione termica dell'edificio, la tenuta all'acqua e l'impermeabilizzazione della struttura edilizia e la tenuta meccanica comparabile con l'elemento edilizio sostituito. 

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?