Lo scorso 23 dicembre è stata pubblicata la tanto attesa CEI 0-21 "Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti a Bassa Tensione (BT) delle imprese distributrici di energia elettrica". La normativa fornisce le prescrizioni di riferimento per la corretta connessione degli impianti degli utenti, tenendo conto delle caratteristiche funzionali, elettriche e gestionali della maggior parte delle reti in BT italiane. Oltre a ciò, sono indicate le modalità di test atti a verificare e certificare i convertitori statici (PV inverter) che dovranno essere installati nella rete elettrica italiana. La CEI sostituisce completamente la ormai conosciuta "Guida per le connessioni alla rete elettrica di ENEL Distribuzione edizione 2.1" ed entrerà in vigore a partire dal 23 giugno 2012, ossia sei mesi dopo la data di pubblicazione della norma. Le novità rispetto alla precedente normativa sono le seguenti:
- Squilibri di potenza transitori: superiori a 6 kW (per impianti trifase realizzati con più unità monofase, in condizioni di funzionamento normale resta valido il limite di 6 kW per il massimo squilibrio tra le fasi - LSP= Limite di Squilibrio di Potenza); Tale limite può essere superato in maniera transitoria: permanente <= 6kW; temporaneo per 30 minuti <= 10 kW; temporaneo per 1 minuto > 10 kW. Un automatismo deve garantire il distacco al superamento di uno dei limiti di squilibrio transitorio.
- Condizioni di connessione, riconnessione ed erogazione graduale della potenza: l'obiettivo della prova è prevenire la connessione con frequenza e tensione al di fuori dei limiti stabiliti dal Distributore e ridurre le perturbazioni alla rete in fase di connessione o ripristino dopo l'intervento della protezione di interfaccia. L'inverter, prima di riconnettersi, deve controllare i parametri di reti per un tempo minimo di 5 minuti; dopo la connessione, la potenza deve essere erogata in maniera graduale da vuoto fino al massimo della potenza erogabile con un gradiente non superiore al 20% Pn/min.
- Immissione della componente continua - Idc Injection - rimozione del trasformatore se l'inverter è dotato di protezione sensibile alla componente continua della corrente in uscita. Implementazione di una doppia soglia: protezione contro deriva a Icc >= 0,5% In, tempo di intervento 1 s; protezione contro guasto a Icc > 1 A, tempo di intervento 200 ms.
- Requisiti costruttivi dei generatori oltre 3 kW per l'immissione di potenza reattiva.
- Partecipazione al controllo della tensione tramite gestione della potenza reattiva. L'inverter deve integrare delle curve di potenza reattiva con possibilità di selezione sulla base delle indicazioni del distributore. Le curve sono: Cos (P) - controllo in base alla potenza erogata; Q (U) - controllo in base alla tensione di rete.
- Per impianti oltre 6 kW insensibilità degli abbassamenti di tensione (LVFRT). Lo scopo della prova è quello di evitare la disconnessione di grandi porzioni di produzione distribuita e ilo conseguente rischio di insorgenza di perturbazioni di rete e black-out.
- Limitazione della potenza attiva generata. La limitazione della potenza attiva prevede i seguenti step: limitazione della potenza attiva in caso di sovra frequenza; limitazione della potenza attiva su comando esterno.
- Protezione di interfaccia: nuovi limiti per PI integrata e nuove funzioni: nuovi limiti e caratteristiche della PI: impianti <= 6 kW (può essere integrata nell'inverter); impianti > 6 kW (deve essere esterna); comando di telescatto. Capacità di ricevere segnali su protocollo serie IEC 61850.
- Definizione accurata del Protocollo di Test di tipo sugli inverter.