Secondo un'indagine condotta da Barclays, circa l'82% degli agricoltori intervistati sarebbero favorevoli ad investire nel settore delle energie rinnovabili, al fine di ottenere energia pulita e a basso costo. I timori legati ai sempre crescenti aumenti del costo dell'energia ricavata da combustibili fossili sta facendo propendere il mondo dell'agricoltura a scegliere le energie alternative. Ben il 33% del campione si è detto propenso ad effettuare investimenti consistenti, a livello infrastrutturale, già nell'arco dei prossimi due anni. L'aspettativa degli agricoltori è tanta, sia in termini di risparmio in bolletta - addirittura in molti stimano un ricavo netto che va dai 5.000 ai 20.000 euro l'anno - sia per ciò che attiene la riduzione complessiva del costo del lavoro. Commentando la ricerca, Martin Redfearn, responsabile Agricoltura di Barclays, ha dichiarato: "la maggior parte degli agricoltori vede le energie rinnovabili come una nuova forma di diversificazione volta a ridurre i costi energetici e creare nuove entrate". Non tutti sanno che Barclays ha istituito un fondo, pari a circa 70 milioni di euro, destinato a finanziare progetti basati sull'impiego delle energie rinnovabili in campo agricolo. Come risulta dai report dell'indagine, per coloro che hanno investito o stanno pensando di investire in energie rinnovabili, i settori privilegiati sono il solare (51%), energia eolica (43%), biomassa (15%), energia geotermica (4%) e quella idroelettrica (2%). Tra coloro i quali non vi è alcuna volontà di investire nelle fonti di energia rinnovabili, il 18% del campione ha sostenuto che sarebbe un investimento troppo costoso. Altri motivi indicati a sfavore dell'investimento sono: la mancanza di tempo per esaminare la situazione e redigere un progetto valido (15%), una mancanza di comprensione di come potrebbe rivelarsi una scelta conveniente (13%) e il ritorno sull'investimento (11%).
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