giovedì 15 novembre 2012

Con il quinto conto energia conviene autoconsumare?

Con il quinto conto energia conviene autoconsumare? La risposta è sì. Non importa che l'impianto sia installato al Nord, al Centro o al Sud. Conti alla mano, con il Quinto Conto Energia e un impianto fotovoltaico da 20 kW, consumare il 60% dell'energia prodotta, comporta, in 25 anni, un guadagno maggiore rispetto a un autoconsumo del 30%. Il regionamento parte dalla considerazione che, come ormai è noto, il Quinto Conto Energia prevede due tariffe incentivanti: la tariffa omnicomprensiva - e cioè quella che viene applicata all'energia immessa in rete - e il premio per l'autoconsumo - quello che viene applicato all'energia autoconsumata. Sebbene i risultati cambino a seconda della zona geografica in cui è installato l'impianto, in generale i numeri dimostrano che conviene consumare il più possibile l'energia prodotta. Prendiamo, ad esempio, un impianto fotovoltaico di 20 kWp, installato su un edificio a Milano. Si consideri per tale impianto, un costo di circa 2500 euro per ogni kW installato. L'impianto, pertanto, è costato 50.000 euro. Considerando l'esposizione e l'andamento climatico del luogo, la produzione stimata per 20 anni, espressa in kW, è di 20333 euro. Ora, se si considera di autoconsumare solo il 30% dell'energia prodotta per un periodo di 25 anni, il risparmio per il mancato esborso per l'acquisto di energia (il risparmio in bolletta, per intenderci) sarà di 39222 euro. La tariffa omnicomprensiva erogata per 20 anni, invece, darà un guadagno di 61487 euro. A questa vanno aggiunti i 16348 euro dovuti al premio autoconsumo. I numeri cambiano (notevolmente) se si decide di raddoppiare la quota di autoconsumo e dunque di passare dal 30% al 60% (l'impianto resta identico!). Il risparmio in bolletta, in questo caso, sarà pari a 78443 euro, il guadagno per la omnicomprensiva scenderà a 35136 euro e il premio per l'autoconsumo aumenterà fino a 32696 euro. In altri termini, in caso di autoconsumo pari al 30% dell'energia prodotta, si rientra dell'investimento dell'impianto in 11 anni. In 25 anni, il guadagno netto attualizzato è di circa 38000 euro. In caso di autoconsumo pari al 60% dell'energia prodotta, il tempo di rientro è di 10 anni (dunque non cambia di molto), ma il guadagno netto in 25 anni arriva fino a 63000 euro, il che significa 25000 euro in più rispetto alle condizioni di prima.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?