Per non lasciare nulla al caso, è bene conoscere i fattori che entrano in gioco nell'analisi tecnico-economica riguardante l'installazione di un impianto fotovoltaico: solo in questo modo, infatti, si potrà capire se l'impianto è economicamente vantaggioso. Per stendere un business plan a regola d'arte, si devono calcolare sia i profitti generati dall'impianto (e cioè le entrate generate dal Conto Energia) sia i costi (e cioè le spese sostenute per realizzare l'impianto). Per prima cosa, dunque, occorre familiarizzare con i dati tecnici dell'impianto, ossia la Potenza installata e la Producibilità netta. Quest'ultima, con l'ausilio del "Sistema informazioni geografiche per il fotovoltaico", "mappe interattive" del Centro di Ricerca della Commissione Europea di Ispra, si ricava in base ad alcuni aspetti e cioè è funzione del sito d'installazione, dell'orientamento dei moduli e della loro inclinazione. Dopo di che occorre considerare i fattori che determinano la riduzione del rendimento dell'impianto, come la perdita di producibilità annua dovuta al progressivo decadimento della resa dei moduli. Per calcolare i profitti, non si deve far altro che calcolare l'energia elettrica (kWh) prodotta dall'impianto fotovoltaico e dunque moltiplicarla per la tariffa incentivante che verrà riconosciuta dal GSE all'entrata in esercizio. Ottenuto il profitto, si passa al calcolo delle spese che devono essere sostenute per portare a termine l'investimento. Le voci da considerare vanno dalle spese vive dell'impianto (moduli, inverter, installazione e progettazione) alle spese che riguardano la tutela del rendimento energetico (manutenzione, sorveglianza e pulizia), fino alle eventuali spese accessorie (costo del denaro, affitto, gestione e assicurazione). Un'altra voce rilevante del business plan è l'eventuale finanziamento dell'impianto. Tale operazione, infatti, ha l'effetto di dilazionare nel tempo i costi, riducendo però sensibilmente il profitto netto complessivo per i 20 anni di incentivazione. L'ultima voce necessaria: il regime di esercizio dell'impianto. In altri termini, occorre decidere se l'energia prodotta verrà ceduta o scambiata con quella che viene già utilizzata nel sito di installazione.
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