Mentre l'UE ha definitivamente approvato la nuova direttiva sull'efficienza energetica che chiede agli stati membri di risparmiare energia fissando obiettivi nazionali e prevedendo un piano d'azione per l'efficienza energetica da presentare ogni tre anni (nel 2014, nel 2017 e nel 2020), il Decreto Sviluppo - per lo meno per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione energetica di un immobile e le ritrutturazioni edilizie - è stato meno severo di quanto si potesse pensare inizialmente. Infatti, non soltanto le detrazioni resteranno in vigore fino al 30 giugno 2013, ma quello che non cambia rispetto al passato è l'aliquota. Pertanto, se pensavate di avere a disposizione non più di un altro mese per usufruire del bonus energetico (la scadenza del 55% era infatti prevista per il 31 dicembre 2012), tranquillizzatevi. Avete a disposizione ancora un semestre per prendere tutte le decisioni del caso.
Ma andiamo con ordine, perché la questione in realtà è stata un vero e proprio colpo di scena, che ha preso forma in un turbinio di fughe di notizie e di smentite, che da un certo punto di vista hanno solo contribuito a creare confusione. In questo caos, la notizia più accreditata girata nei mesi scorsi era che il 55% avrebbe dovuto cessare alla fine di dicembre 2012, per lasciare il posto a una detrazione meno consistente pari al 50%. Questa notizia, è bene precisarlo, non era frutto dell'immaginazione di nessuno, ma era esattamente quello che era stato riportato fino all'ultimo momento precedente l'approvazione dal cosiddetto decreto crescita. Poi il colpo di scena. A proposito di decreto crescita, ricordiamo che il Decreto Legge 22 giugno 2012 numero 83 è intervenuto sia sulle detrazioni per il risparmio energetico (ossia il 55%), sia su quelle per le ristrutturazioni edilizie (il cosiddetto 36%). Per quest'ultimo va detto che il Governo è stato particolarmente generoso: la novità che è bene tenere a mente, infatti, è che dall'entrata in vigore del decreto, e cioè dal 26 giugno scorso, la percentuale del 36% per le ristrutturazioni è stata aumentata al 50%. Non solo. L'importo massimo detraibile per ogni unità abitativa è salito da 48.000 a 96.000 euro. Il tutto fino al 30 giugno 2013. A proposito di ristrutturazioni, ricordiamo che l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova guida sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, aggiornata ad agosto 2012. Gli aggiornamenti si sono chiaramente resi necessari a seguito dell'innalzamento della percentuale detraibile; a tal proposito ricordiamo anche che le nuove percentuali e i nuovi limiti di spesa sono validi per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 (data di entrata in vigore del decreto) al 30 giugno 2013.
Tornando al risparmio energetico e chiarita l'entità dell'aliquota, è bene sapere che le disposizioni del decreto sviluppo si applicano anche alle spese per interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Per il resto, rispetto al passato non cambia nulla: la detrazione spettante è ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Inoltre, dice il decreto, "si applicano, per quanto compatibili, le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 24, della legge 24 dicembre 2007, numero 244, e successive modificazioni, e all'articolo 29, comma 6, del decreto legge 29 novembre 2008, numero 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, numero 2". Il che significa, tradotto in parole povere, che dal punto di vista burocratico non vi sono novità rispetto al passato. Pertanto, restano valide le modalità di trasmissione della documentazione ad ENEA e restano validi i documenti che sono sempre stati prodotti per situazioni di questo tipo.