venerdì 4 gennaio 2013

Consigli per montare un inverter

Questa breve guida è stata concepita alla stregua di un vademecum utile a fornire alcuni consigli e suggerimenti di carattere squisitamente generale a chi deve installare un inverter per l'impianto fotovoltaico. Detto, in via preliminare, che è bene osservare con attenzione tutte le indicazioni fornite nella manualistica e documentazione tecnica dell'inverter, che devono essere conservate accuratamente, forniamo adesso alcune raccomandazioni sul luogo dove installare l'inverter. 

  • Montare l'inverter il più vicino possibile ai moduli fotovoltaici, in modo da minimizzare la lunghezza dei cavi in CC.
  • Per installazioni all'aperto, occorre usare esclusivamente inverter in grado di lavorare a temperature comprese tra i -25° C e i +60° C con grado di protezione IP65.
  • Nelle installazioni al coperto far attenzione a zone a umidità elevata e imprevista (per esempio, in cantine umide o sopra la lavatrice).
  • Evitare luoghi di montaggio polverosi.
  • Far attenzione che l'inverter non si surriscaldi a contatto con l'ambiente circostante e che il luogo del montaggio rimanga fresco anche in estate.
  • Dato il peso relativamente elevato degli inverter, si consiglia il montaggio solo su muri portanti.
  • Non montare gli inverter in prossimità delle camere da letto o del soggiorno, in quanto, a causa del sistema di ventilazione, producono ronzii che possono risultare fastidiosi. Un trasformatore da 2 kW può provocare un ronzio di circa 35 dbA e pertanto risultare fastidioso anche se posto nel corridoio di casa.
  • Prevedere già durante il montaggio una facile accessibilità all'impianto per la manutenzione e per eventuali riparazioni. É consigliato affidarsi a scale o a impalcature per accedere ai componenti dell'impianto, in quanto tali attrezzature potrebbero non essere più reperibili in un secondo momento. Il noleggio di veicoli e attrezzature di sollevamento richiede una notevole spesa di tempo e denaro. 
  • D'altra parte occorre tenere conto anche della possibilità di furti, manomissioni e vandalismi: i luoghi non sorvegliati e accessibili a chiunque non si prestano all'installazione.
In condizioni normali d'esercizio, dal 3% al 5% della potenza nominale dell'inverter è trasformata in calore e, durante le fasi di punta, tale quota di dispersione termica arriva fino al 10%. In un impianto da 5 kW ciò significa che durante il normale esercizio la potenza termica dispersa nell'ambiente raggiunge i 150-250 W e, in casi estremi, può giungere fino a 500 Watt, quasi come un piccolo termosifone.

Gli inverter che si surriscaldano troppo in estate comportano spesso una perdita di resa (e d'introito economico). Evitare luoghi caldi per il montaggio, altrimenti l'inverter potrebbe surriscaldarsi durante l'estate e attivare l'autoprotezione, riducendo la resa dell'impianto. Evitare, quindi, luoghi di montaggio quali, per esempio:

  • soffitte in costruzione, soprattutto nelle zone a Sud;
  • pareti nelle vicinanze di canne fumarie;
  • Luoghi esposti a raggi di sole diretti, quindi anche angoli assolati all'aperto;
  • l'installazione all'interno di mobili chiusi;
  • nicchie strette senza circolazione d'aria;
  • montaggio in verticale di più inverter, uno sopra l'altro.
Se non si può evitare il montaggio in un luogo relativamente caldo, usare prodotti con raffreddamento a ventilazione forzata, anziché a convezione naturale.

Il cablaggio di un inverter è di competenza di un elettricista, poiché anche in questo caso si lavora in presenza di tensioni elettriche pericolose. Alcuni tipi di inverter possono essere comandati o programmati in remoto, attraverso un modem. In questo caso, già durante il primo montaggio, è opportuno collegare subito anche la linea dati dall'inverter al modem telefonico. Per trasferire i dati, alcuni tipi di inverter usano il sistema di comunicazione a onde convogliate, utilizzando per la trasmissione i fili dell'impianto elettrico domestico convenzionale in CA. Questo tipo di soluzione è soggetta a frequenti disturbi generati dagli elettrodomestici presenti. Se tali interferenze dovessero provocare malfunzionamenti frequenti dell'inverter, sarà preferibile scegliere una linea dati separata.

Prima di connettere l'inverter al generatore fotovoltaico, misurare l'isolamento del circuito principale in CC e la resistenza del cavo. Si possono individuare così eventuali corto circuiti fase/fase e fase/terra, altri guasti d'isolamento così come sezioni di cavo sottodimensionate. Verificate anche la corretta polarità positiva e negativa del circuito principale in CC e misurate la curva caratteristica I-V del generatore fotovolatico.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?