giovedì 11 novembre 2010

Usare la dispersione di calore della metropolitana per scaldare gli edifici di nuova costruzione

La società Paris Habitat-OPH, operante nel settore dell'edilizia sociale, sta valutando l'idea di utilizzare la dispersione di calore della rete di trasporto pubblico per scaldare gli edifici di nuova costruzione. Potrebbero essere usate, infatti, delle pompe di calore per recuperare l'aria calda prodottasi nella sottostante metropolitana, da convogliare nel sistema della caldaia casalinga. Dalle prime stime si pensa di produrre ogni anno 15 kWh/m di energia (l'intera richiesta dell'edificio sarebbe di circa 80 kWh/m) usando aria calda che, altrimenti, andrebbe dispersa. L'idea ha suscitato grande interesse ma ci sono da risolvere alcuni problemi: come impedire la dispersione dell'aria pesante della metropolitana all'interno delle case e come isolare queste ultime dalla metropolitana in caso di incendi.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?