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domenica 16 ottobre 2011
Come scegliere un impianto minieolico?
Prima di scegliere l'impianto più adatto alle proprie esigenze, vanno chiarite alcune cose. Un impianto minieolico è costituito da una tecnologia sofisticata sulla quale non ha senso investire senza conoscere l'ambiente entro il quale la si vuol fare funzionare. E', quindi, essenziale una verifica preliminare dei fattori ambientali, primo fra tutti la presenza e la continuità del vento. Normalmente, infatti, un impianto domestico inizia a reagire e ad essere funzionale con intensità di vento superiore ai 10 km/h, che può essere considerato il punto di partenza con il quale le pale del generatore, iniziando a muoversi, producono energia elettrica. Un piccolo impianto in un luogo in cui il vento ha intensità relativamente trascurabili, quindi, è in grado di produrre modeste quantità di energia. Per avere un parametro più stabile e iniziare a pensarci, si può considerare un buon inizio un valore di almeno 35/45 km/h, intermedio tra brezza tesa e fento fresco nella scala di Beaufort che classifica i venti. Questa è la velocità ideale: quelle maggiori non portano a rese proporzionalmente più alte, in quanto solitamente gli impianti domestici si arrestano automaticamente per non subire danni quando il vento è troppo forte. E' quindi fondamentale essere consci del sito dove si vuole realizzare l'impianto, che deve garantire un'adeguata copertura ideale di vento per un numero sufficiente di giornate durante l'anno, in modo da giustificare l'investimento iniziale. Il parametro per farlo è solitamente la "velocità media su base annua", da valutare nel punto esatto nel quale si vuole realizzare l'impianto. Una velocità media annua superiore a 16 km/h è, in genere, la soglia minima per considerare un sito remunerativo e in Italia queste condizioni sono indicativamente favorevoli lungo le coste, in montagna e in molte aree anche interne del centro sud, della Sardegna e della Sicilia.