domenica 6 novembre 2011

Pannelli solari più efficienti grazie alla sequenza matematica di Fobonacci

Nel XIII secolo, ai tempi dell'insigne matematico pisano Leonardo Fibonacci, i pannelli fotovoltaici erano ben lungi dall'essere inventati. E tuttavia, la formula matematica dello studioso toscano, nota come "sequenza di Fibonacci", potrebbe tornare utile proprio per migliorare le prestazioni dei pannelli fotovoltaici. A scoprirlo è stato un tredicenne di New York, Aidan Dwyer, appassionato di matematica e scienze naturali che, studiando la forma delle foglie di alcuni alberi, ha scoperto che molte di esse hanno la tipica curva a spirale del modello di Fibonacci, e che tale forma consente loro di ottimizzare la raccolta di energia per la fotosintesi clorofilliana. Così Dwyer ha sperimentato la formula di Fibonacci per i pannelli fotovoltaici, creando due modelli e mettendoli a confronto: uno con celle disposte in modo tradizionale e l'altro con le celle disposte secondo la forma a spirale della sequenza di Fibonacci. Nel periodo ottobre - dicembre i pannelli con le celle a spirale hanno prodotto il 20% in più di energia rispetto alla soluzione tradizionale, con un picco del 50% nel periodo più freddo. Speriamo che la scoperta del giovane americano possa avere valide e riproducibili applicazioni indistriali.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?