Per capire qual'è la cella fotovoltaica più performante è necessario conoscere bene le caratteristiche chimiche del silicio, circostanza questa, che esula dai compiti specifici di questo blog. Tuttavia, senza entrare troppo nel dettaglio è bene fare una doverosa distinzione tra il silicio mono e policristallino e quello amorfo. Questa distinzione è necessaria affinché possa essere operata una scelta consapevole e coscienziosa al momento dell'acquisto dei pannelli solari. A parità di potenza, un impianto fotovoltaico costituito da celle in silicio amorfo produce di più del suo omologo realizzato con silicio cristallino, "mono" o "poli" che sia. L'unico handicap è che un impianto del genere ha bisogno di più spazio poiché la struttura ha un ingombro maggiore. Per installare 100 kW di amorfo, sarà necessario il doppio della superficie richiesta da altrettanti kW di cristallino. Una cellula di monocristallino è tendenzialmente più efficiente di una in policristallino, ma anche in questo caso tutto dipende dalle superfici dei moduli fotovoltaici. Se questi sono l'uno in mono e l'altro in policristallino, stesse dimensioni ed efficienza di modulo, una buona bussola per orientarsi nella scelta è rappresentata dal prezzo. Se le dimensioni sono sensibilmente diverse, ha più senso puntare sul monocristallino che, tuttavia, ha costi maggiori. Parlando di silicio cristallino, il parametro da considerare è il Normal Operating Cell Temperature (NOCT). Esso esprime la temperatura nominale della cellula in condizioni di esercizio, vale a dire 20° di temperatura ambiente, radiazione di 800 watt per metro quadrato e velocità del vento pari a 1 metro al secondo. E' riportato sulla scheda tecnica del modulo con una dicitura del tipo: "Noct 47" (ciò significa che nelle condizioni prima citate la cellula raggiungerà una temperatura di 47°). Di regola il parametro è abbinato al coefficiente di tensione-temperatura, espresso in percentuali: ad esempio -0,347%/°C. Maggiore è il suo valore, meno performante è il modulo. Quindi a maggiore temperatura ambiente, le prestazioni di un modulo calano. Per questo se ne devono cercare con coefficiente di tensione/temperatura e NOCT bassi. Il silicio amorfo ha un coefficiente di tensione-temperatura più basso rispetto al policristallino, il che lo rende indicatissimo in luoghi dove fa molto caldo, la radiazione è diffusa dalle nubi o entrambe le cose. Il cristallino, invece, è indicato per luoghi dalla luce solare diretta e senza ostacoli. Esemplificando: amorfo in Sicilia e Val Padana, cristallino altrove. E' bene ricordare che il silicio amorfo patisce gli ombreggiamenti meno degli altri tipi. Se un'ombra colpisce il 10% della superficie di un modulo, la produzione elettrica non crolla verticalmente come nel caso del cristallino.
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