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venerdì 9 marzo 2012

Novità inerenti il bonus eternit

Ne abbiamo già parlato in passato (vedi: Conto Energia 2011: incrementi del 10% per chi installa pannelli solari al posto dell'eternit e Smaltire l'amianto installando pannelli fotovoltaici conviene), ma è bene fare delle ulteriori precisazioni in merito a questo argomento poiché le novità sono sempre molte. L'eternit è un materiale pericoloso e altamente tossico che però può trasformarsi anche in un'ottima opportunità per usufruire di generosi incentivi. Da qualche anno, per chi sostituisce i tetti e le coperture in amianto con i pannelli fotovoltaici, il Conto Energia prevede una tariffa maggiorata, ossia una sorta di premio che possa in qualche modo spingere il maggior numero di persone a bonificare situazioni particolarmente pericolose per la salute umana. Per quanto riguarda la sostituzione dell'eternit e il relativo bonus, il GSE ha recentemente fornito alcune precisazioni. La prima inerisce l'aspetto temporale: "lo smaltimento dell'amianto deve essere effettuato contestualmente all'installazione dell'impianto fotovoltaico: nè prima nè dopo". La seconda precisazione, invece, è di tipo quantitativo: "per usufruire dell'incentivo maggiorato deve essere rimossa o smaltita la totale superficie di eternit su cui si intende installare i pannelli". O meglio: la superficie dell'impianto fotovoltaico deve essere pari o inferiore alla superficie bonificata, con un margine di tolleranza pari al 10%. In altri termini, non è possibile fare un intervento parziale, ma praticamente tutta l'intera superficie deve essere bonificata. Non poteva, poi, certamente mancare una precisazione di carattere squisitamente burocratico: "per procedere con la richiesta di questo bonus, bisogna compilare il Formulario per il trasporto dei rifiuti, nonché allegare alla richiesta le fotografie del tetto prima e dopo l'intervento di bonifica". Infine il GSE ha stabilito che: "il premio previsto dal IV Conto Energia per gli impianti fotovoltaici installati in sostituzione di eternit va applicato anche agli interventi avviati con il Terzo Conto Energia, purché gli impianti fotovoltaici, installati in sostituzione di coperture in eternit o contenenti amianto, entrino in esercizio entro e non oltre il 30 giugno 2012".

venerdì 21 gennaio 2011

Conto Energia 2011: incrementi del 10% per chi installa pannelli solari al posto dell'eternit

Per gli impianti integrati in edifici, fabbricati, strutture edilizie di qualsiasi destinazione, che siano industriali, commerciali o agricole, se si decide di sostituire le coperture di eternit con degli impianti fotovoltaici, la tariffa base del GSE viene incrementata. A stabilirlo è l'articolo 10, lettera c, del Conto Energia 2011 che recita: la tariffa è incrementata, con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale, del 10% per gli impianti installati in sostituzionedi coperture in eternit o comunque contenenti amianto. Questo provvedimento è valido dal primo gennaio 2011 al 31 dicembre 2013, ossia per tutta la durata del Conto Energia recentemente approvato.

La notizia, che potrebbe apparire scontata, in realtà tanto scontata non lo è. Sebbene infatti questo bonus fosse già inserito nel nuovo Conto Energia (cioè quello in vigore fino al 31 dicembre 2010), in un primo momento, quando iniziarono a circolare le prime bozze e le prime indiscrezioni circa le novità per il 2011, sembrava proprio che questo incremento fosse stato depennato. Ma fortunatamente così non è e quindi si potrà procedere con l'opera di bonifica dell'amianto, indubbiamente accelerata proprio dal Conto Energia.

E' facilmente intuibile che i benefici generati da questi interventi di bonifica siano più d'uno. Oltre naturalmente a eliminare un potenziale pericolo per la salute umana, vi sono, infatti, numerosi vantaggi economici: per prima cosa gli impianti fotovoltaici che si utilizzano per sostituire le coperture in eternit sono integrati e dunque si può usufruire della tariffa massima messa a disposizione del GSE, inoltre bisogna considerare l'incremento della tariffa stessa di cui si diceva pocanzi, ma anche la detrazione del 55% sul costo del tetto (in quanto intervento a favore del risparmio energetico). E' poi vi sono dei benefici economici indiretti da non sottovalutare, in primis l'incremento del prezzo di mercato dell'immobile.

Dunque procedere con questo tipo di intervento sembra essere proprio cosa buona e giusta sotto tanti punti di vista. Oltretutto, anche l'iter non è particolarmente gravoso poiché sul mercato ci sono parecchie aziende specializzate che propongono la rottamazione del tetto in amianto in cambio di una copertura fotovoltaica. Molti lavorano con la formula cosiddetta chavi in mano, il che significa che si occupano loro stessi anche degli aspetti burocratici.

Ma perché eliminare e smaltire l'amianto? Nonostante sia un materiale ottimo soprattutto per la sua capacità di resistere alle alte temperature, con la Legge 257 del 1992 lo Stato italiano ha messo al bando l'amianto per via della sua estrema pericolosità: le polveri prodotte dall'amianto sono, infatti, le responsabili dell'asbestosi, malattia che colpisce i polmoni e che spesso degenera in forme tumorali. La 257 pertanto non solo ne vieta il commercio e la produzione, ma indica anche le buone regole per smaltirlo. Qualora le coperture in eternit, siano sfaldate o crepate, è necessario eliminarle. Ma attenzione. La bonifica deve essere gestita dall'Asl o dall'Arpa ed eseguita da aziende specializzate, che valuteranno e gestiranno l'intervento che si adatta di più al caso in questione: la scoibentazione, il confinamento, l'incapsulamento, la rimozione e dunque lo smaltimento. Naturalmente il provvedimento legislativo non riguarda solo l'Italia; a livello comunitario vige la direttiva 2003/18/CE concernente norme per la protezione di lavori connessi ad esposizione di amianto. A questa direttiva devono adeguarsi tutti gli Stati membri dell'Unione Europea.