Tra i tanti aspetti legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, quello dello scambio sul posto sembra essere tra i meno chiari. Vuoi perché le cose sono cambiate in corso d'opera, dall'1 gennaio 2009 il contributo viene erogato direttamente dal GSE e non più dai distributori di energia, vuoi perché capita di fare confusione tra incentivi del Conto Energia e contributo dello scambio sul posto, sta di fatto che il tema necessita ancora di parecchi approfondimenti. E allora, chiariamolo ancora una volta. Lo scambio sul posto è un meccanismo che consente di valorizzare l'energia, poiché permette di immettere in rete l'energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico (ma anche da altri impianti che producono energie rinnovabili) per poi prelevarla quando sarà necessaria. In altre parole, stando a quanto definito dalla delibera dell'AEEG numero 74/2008, "lo scambio sul posto è un servizio che viene erogato dal GSE su istanza degli interessati. Consente all'utente che abbia la titolarità o la disponibilità di un impianto, la compensazione tra il valore associabile all'energia elettrica prodotta e immessa in rete e il valore associabile all'energia elettrica prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione". Per prima cosa, dunque, deve essere chiaro che lo scambio sul posto non è un'alternativa agli incentivi del Conto Energia, così come non è neppure un qualcosa a cui sia obbligatorio aderire. Bisogna, infatti, fare due conti, e capire se conviene o no scegliere questo servizio che seppur contenuto, comporta comunque un costo fisso. Detto questo, dunque, quando conviene aderire al regime di scambio sul posto? Lo scambio sul posto è ideale quando, su base annua, la valorizzazione dell'energia elettrica immessa in rete compensi totalmente l'onere energia associato ai quantitativi di energia elettrica prelevata dalla rete. Si ricorda che il GSE rimborsa i costi sostenuti per l'utilizzo della rete (trasporto, dispacciamento) per la totalità dell'energia elettrica scambiata. Inoltre, per gli utenti titolari di impianti alimentati da fonti rinnovabili, è previsto il rimborso degli oneri generali di sistema.
APPROFONDIMENTI: Scambio sul posto o immissione in rete? Cosa conviene di più?
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sabato 25 giugno 2011
Quando conviene lo scambio sul posto?
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martedì 29 marzo 2011
Scambio sul posto delocalizzato
Scambio sul posto delocalizzato: si chiama così la formula magica che, applicata per la prima volta in Italia nel 2010, ha permesso a ben 50 Comuni di beneficiare dell'energia solare della Regione Abruzzo. I 50 municipi protagonisti dell'innovazione sono membri del CEV (Consorzio Energia Veneto), dislocati in tutta Italia e tutti con un occhio di riguardo al binomio Risparmio/Ambiente. Sotto la guida del CEV, 50 Comuni hanno fatto il loro ingresso nel mondo delle energie rinnovabili e hanno incaricato Treforenergy, azienda abruzzese leader nella costruzione di impianti chiavi in mano, di realizzare 50 impianti della potenza di 19,98 kW ciascuno su una superficie di oltre 2 ettari a Popoli (PE). Ciascuno di questi impianti appartiene ufficialmente a uno dei comuni iscritti al CEV, con il risultato che l'energia pulita prodotta a Popoli viene prelevata e utilizzata dagli stessi per scambiare energia in tutta Italia (scambio sul posto delocalizzato - DL AEEG numero 74/08). L'eccellenza del risultato ottenuto dal Consorzio Energia Veneto con il supporto e la consulenza di Treforenergy potrà essere da esempio per molti altri comuni al di sotto dei 20.000 abitanti (condizione indispensabile per la concessione della formula delocalizzata) che desiderino operare a favore dell'ambiente, puntando in questo modo a un risparmio notevole in bolletta per i propri cittadini.
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lunedì 20 dicembre 2010
Scambio sul posto o immissione in rete? Cosa conviene di più?
Lo scambio sul posto si adatta molto bene ai privati e alle piccole e medie aziende (le spese di adesione ammontano a circa 30 euro), soprattutto quando l'energia elettrica prodotta è inferiore o uguale a quella consumata. In questo caso l'impianto lavora in regime di interscambio con la rete elettrica locale, il che significa che è possibile immettere solo l'energia che non si consuma istantaneamente; l'energia immessa in rete va al GSE, e in cambio si riceve un contributo in conto scambio, mentre l'energia di cui si ha bisogno viene acquistata pagando una normale bolletta. Alla fine dell'anno si effettua un conguaglio, basato sulla differenza tra immissione e prelievi: se il saldo è negativo verrà addebitato in bolletta; se è positivo, il credito di energia resterà valido per sempre. Attenzione dunque: con lo scambio sul posto l'energia in esubero non può essere venduta. Il vantaggio è in credito il bolletta per sempre. Nel caso, invece, dell'immissione in rete, tutta l'energia prodotta è incentivata secondo le tariffe in vigore. L'energia prodotta può essere consumata o immessa nella rete nazionale. L'energia immessa in rete è venduta al Gestore di Rete alla tariffa fissata dall'Acquirente Unico e pertanto non può essere immagazzinata e accreditata in caso di bisogno in un secondo momento.
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