domenica 13 aprile 2014

Telesportello energetico del Centro del sole di Legambiente

Legambiente si è resa protagonista della realizzazione di un servizio estremamente utile e che potenzialmente può interessare chiunque abbia la necessità di avvicinarsi al mondo del fotovoltaico. Il telesportello energetico del Centro del Sole di Legambiente è una struttura in grado di fornire risposte ai quesiti più svariati in materia energetica. La consulenza energetica è fornita gratuitamente via e-mail e a rispondere a tutte le domande è l'Ing. Ilario Zanetti, professionista dall'esperienza infinita, cofondatore dello studio Sintec Associati di Ledro (TN), nonché docente per i corsi CasaClima. Le domande possono essere relative all'abitazione, agli impianti, di carattere edilizio e normativo.Da tenere presente che in ogni caso viene data priorità ai quesiti inerenti l'efficienza energetica e le energie rinnovabili. Il sito ilcentrodelsole.org vanta già numerose richieste e la sezione dedicata alle FAQ è già ricca di utili informazioni.

Ecco alcuni dei quesiti ai quali ha già dato risposta l'Ing. Zanetti:


1. Quali interventi di ristrutturazione energetica sono ancora incentivati? La legge di Stabilità, approvata definitivamente, conferma la proroga delle detrazioni fiscali per le spese di ristrutturazione edilizia (detrazione 50% fino al 31/12/2014) e di efficientamento energetico (detrazione 65% fino al 31/12/2014) e mantiene in vita più a lungo i bonus per l'acquisto dei mobili e per gli interventi antisismici ; tali agevolazioni caleranno gradualmente passando al 50% nel 2015 e al 36% nel 2016 I lavori di riqualificazione energetica su edifici esistenti rimangono inalterati e riguardano: - Riqualificazione globale di edifici esistenti , che ottengono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la cl imatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati in un’apposita tabella. (Il valore massimo della detrazione è pari a 100.000 euro) - Strutture opache verticali , strutture opache orizzontali (coperture, pavimenti) finestre comprensive di infissi. (Il valore massi mo della detrazione è pari a 60 .000 euro) - Installazione pannelli solari per la produzione di ACS (Il valore massimo della detrazione è pari a 60.000 euro) - Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione (Il valore massimo della detrazione è pari a 30.000 euro) - S ostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria (limite massimo della detrazione pari a 30.000 eu ro)

2. E’ ancora conveniente installare un piccolo impianto fotovoltaico? Per capire se il fotovoltaico conviene ancora bisogna considerare almeno tre questioni: Quanto costa oggi un impianto fotovoltaico? Quanto costa l’energia acquistata dalla rete e pagata in bolletta? Quanto, nei miei consumi, riesco a sostituire l’energia acqui stata con quella da me prodotta? In altre parole: quanto riesco ad auto consumare? La parola chiave per i nuovi impianti fotovoltaici è "Autoconsumo". Anche se , con la fine degli i ncentivi , non ci sono più sostegni economici diretti per la produzio ne di energia pulita (fine del 5° conto energia) , chi decide di realizzare un impianto usufruisce in primis della detrazione IRPEF del 50% (che include anche gli impianti fotovoltaici), su l costo dell'intervento, e dei benefici dell’autoconsumo (ossia il consumo diretto dell'energia prodotta che quindi non si paga al gestore), senza dimenticare che il costo dell'investimento è calato di circa 3 volte rispetto a pochi anni fa. Quindi si riti ene che l'intervento sia ancora conveniente, purché l'impianto sia dimensionato per il reale fabbisogno e si autoconsumi la maggior parte dell'energia prodotta.

3. E’ conveniente riscaldare l’abitazione con un impianto solare termico? L'impianto solare termico ad integrazione dell'impianto di riscaldamento dipende dal consumo in riscaldamento dell'abitazione e dalla metratura di collettori installati. Considerando comunque che il periodo di riscaldamento coincide con un irraggiamento solare debole, ne consegue che in genere risulta difficile se non impossibile avere un reale beneficio sul riscaldamento invernale a fronte di un importante investimento di impianto.

4. Quali sono i vantaggi delle case in legno? 7 sono i buoni motivi per realizzare ed abitare in un edificio in legno: 

- Rispetto per l'ambiente: il legno è ecologico e naturale e riciclabile, produce meno rifiuti in cantiere e l'utilizzo del legno come materiale da costruzione ha una bassa incidenza sul riscaldamento globale.
- Benessere Abitativo: Costruire in legno significa abitare sano, in quanto l’utilizzo di materiali naturali permette l’instaurarsi dell’ideale equilibrio tra temperatura e umidità dell’aria. 
- Elevate prestazioni energetiche ed acustiche: frutto di una progettazione esecutiva e di una accurata posa in opera. 
- Resistenza al sisma: Essendo l'azione sismica direttamente proporzionale alla massa dell'edificio, le strutture in legno hanno un buon comportamento all'azione sismica coniugando la leggerezza e l'elasticità del legno alla resistenza e duttilità delle connessioni in acciaio. 
- Resistenza al fuoco: nonostante le buone caratteristiche all'azione del fuoco delle strutture in legno, due sono le azioni per scongiurare il rischio incendio: l'obbligo di progettazione dell'impianto elettrico e l'accurata isolazione al fuoco di tutte le possibili fonti (stufe, camini ecc...) 
- Velocità di realizzazione: essendo la struttura portante in legno eseguita in stabilimento, il montaggio in cantiere è meno soggetto alle condizioni climatiche esterne, a tutto vantaggio dei tempi di realizzazione. 
- Costi fissi: l’elevato grado di progettazione unita alla prefabbricazione permette la formulazione di un preventivo dei costi chiaro e trasparente prima dell’inizio della costruzione . 

5. Vorrei fare il cappotto termico alla mia villetta. In quanti anni ammortizzerò l’investimento? Anche se dipende dall'edificio e dal cappotto realizzato, generalmente il ritorno dell'investimento è di circa 10 anni. Ovviamente il primo beneficio , anche se non economico, è il benessere abitativo che si ottiene immediatamente, sia invernale sia estivo.

venerdì 4 aprile 2014

Il brevetto Rewec, la diga che trasforma le onde del mare in energia

Brevetto Rewec
Tra i vantaggi di vivere a Reggio Calabria c'è quello di poter lavorare sul mare. Letteralmente. La scrivania di Felice Arena, prorettore dell'università e responsabile del Noel, Laboratorio naturale di ingegneria marittima, dal mare dello stretto dista appena una decina di metri. Le onde sono la sua vita e il suo futuro. Arena e i suoi collaboratori stanno sperimentando il brevetto Rewec. Si tratta di una diga a cassoni in grado di convertire l'energia ondosa in energia elettrica. A Reggio Calabria, spiega il professore, è stata realizzata in piccolo. Una struttura molto più grande, lunga 600 metri, sarà sperimentata nel porto di Civitavecchia. E anche il famoso architetto Renzo Piano, nel suo progetto per ridisegnare il porto di Genova, ha inserito un sistema Rewec che renderebbe energeticamente autonomo lo scalo. Se la sperimentazione guidata da Arena avrà successo, il sistema avrà dunque il timbro "made in Reggio": "sarebbe una rivoluzione" dice il prorettore. "Un chilometro di cassone può produrre fino a 10 mila megawatt per ora". Intanto al Noel promettono di non fermarsi: "Stiamo studiando anche l'eolico marino. Perché sullo stretto di Messina ci sono condizioni climatiche ideali per piantare grandi pale in mezzo al mare".

giovedì 20 marzo 2014

Con l'energia verde si inquina di più

Con l'energia verde si inquina di più, è quanto emerge dalle rivelazioni shock del presidente dell'Eni Giuseppe Recchi. Ancora una volta la tecnologia ha ribaltato le previsioni in materia di energia: grazie allo shale gas (metano imprigionato nella roccia) l'industria americana sta accumulando un forte vantaggio competitivo sull'Europa che stenta a rispondere con una visione strategica adeguata, all'insegna del pragmatismo. Per dare una scossa al dibattito in Italia, il presidente dell'Eni, Giuseppe Recchi, si è trasformato in autore. Nel suo libro "Nuove energie", racconto di due secoli di avventure di gas, petrolio e dintorni, emerge che l'Europa può sostenere la concorrenza, ma solo con un deciso cambio di passo: la "decrescita facile", è la conclusione, "non è felice per niente". 

L'Italia è al terzo posto per riserve di gas e petrolio, ma non sfrutta questa opportunità. Se in Italia adottassimo un approccio simile a quello di Inghilterra o Norvegia potremmo raddoppiare la produzione di gas e petrolio e soddisfare il 20% del consumo nazionale. Con un abbattimento dei costi di approvvigionamento e aumento dell'occupazione grazie all'Indotto: lo Stato incasserebbe 2 miliardi di royalty all'anno. Ma ci rinunciamo, con un atteggiamento da Paese viziato. Recchi è molto critico in merito alla politica energetica europea, a partire dagli incentivi alle rinnovabili. Il presidente dell'Eni, infatti, afferma che "non siamo di fronte a un quadro unitario ma alla somma delle politiche energetiche di 28 Paesi che investono 70 miliardi di euro, di cui 13 solo l'Italia, in sussidi ai produttori che utilizzano fonti alternative. Il risultato? Prezzi dell'energia più che doppi rispetto agli Usa, avviati all'autosufficienza grazie allo shale gas." Recchi inoltre non crede che tutto ciò porti ad un vantaggio reale per gli europei. "In realtà le emissioni europee di gas serra non si riducono perché gli effetti perversi del sistema di sovvenzioni, in connessione con il calo di valore dei certificati Ets, i permessi a inquinare e la recessione, hanno reso più conveniente il carbone. Basti dire che i produttori tedeschi di elettricità che usavano il gas perdevano 11,6 euro a megawatt, chi usava il carbone ne guadagnava 14,22. Non deve stupire, di fronte a queste cifre, il boom del carbone". Secondo Recchi, gli ingredienti di una buona politica energetica passano dal risparmio, l'innovazione tecnologica e la diversificazione delle fonti. La crisi ucraina conferma come sia importante avere più fornitori. Quindi: non dimenticare che, finché la tecnologia non renderà disponibile un'alternativa su vasta scala, la fonte economica più pulita resta il gas. Le scelte strategiche, anche di lungo termine, richiedono rapidità di esecuzione. Altrimenti si rischia di recepire scelte già superate.

mercoledì 19 marzo 2014

Di-Boss il sistema operativo intelligente che ottimizza l'efficienza energetica e rende più sicuri gli edifici

Il grattacielo di Park Avenue con Di-Boss
É un sistema operativo, ma non si limita a mettere in moto un computer: si può applicare a stazioni, aeroporti, centri commerciali, musei, palazzi. É un cervellone capace di ottimizzare i consumi energetici e rendere le strutture più sicure ed efficienti elaborando le informazioni che legge da una rete di sensori. Si chiama Di-Boss e non è un prototipo né un progetto sulla carta: è già presente in quattro grattacieli di New York di proprietà della società Rudin Management. Diventeranno 16 entro il 2015. A svilupparlo è stata Selex Es, azienda del gruppo Finmeccanica, insieme alla Columbia University, che ha contribuito con una serie di algoritmi derivati da medicina e finanza. Con vari obiettivi: tra gli altri, non sprecare corrente elettrica quando un piano di un ufficio si svuota o accelerare le operazioni di soccorso in caso di emergenza. Il sistema, infatti, porta in dote un'intelligenza artificiale: impara dalla routine delle persone, ne prevede i possibili comportamenti, dà suggerimenti in linea con le loro abitudini o, nelle situazioni estreme, fondamentali per la loro sopravvivenza. Presentato per la prima volta in Europa durante un convegno che si è svolto mercoledì 12 marzo a Roma. Di-Boss si inserisce nel promettente filone degli "smart building", gli edifici intelligenti: un mercato da 3 miliardi di euro l'anno che nel 2022 saliranno a quota 7. Oltre il doppio. Oggi sono Stati Uniti, Europa e Stati Asiatici del pacifico a trainare la domanda, in futuro sempre più richieste arriveranno da Medio Oriente e Sud America. Tutte aree in cui il software non ha difficoltà a inserirsi grazie al suo linguaggio universale e alla sua capacità di tradurre dati eterogenei in decisioni virtuose. Caratteristiche che lo possono rendere un portabandiera dell'impronta del nostro Paese anche nel terreno competitivo dell'Hi-Tech. Di-Boss è un'importante scoperta per tutti: più un sistema del genere si diffonde, più si avvicina il traguardo di una smart city efficiente e con un'anima green. Su riscaldamento e condizionamento agisce iniziando a climatizzare gli ambienti molto presto, quando l'energia ha tariffe più abbordabili. Non solo: si appoggia a rilevatori di dati meteo per sapere che tempo farà e dunque stimare quanto freddo o calore dovrà accumulare perché risulti ottimale durante la giornata. Per ciò che attiene l'illuminazione, invece, una rete di sensori aiuta Di-Boss a stabilire in tempo reale correlazioni tra il numero di persone presenti in un'ala e le luci che devono rimanere accese oppure possono essere spente. Un modo per evitare sprechi e, alla lunga, contribuire ad abbattere i costi complessivi della corrente. Di-Boss ottimizza anche i consumi elettrici nei periodi in cui si verificano picchi della domanda, per esempio in estate, quando in città tutti usano i condizionatori. Disattiva alcuni ascensori, riduce l'illuminazione in aree comuni, usa corrente accumulata in batterie. E l'operatore che fornisce l'energia lo premia con un bonus in bolletta. É stato implementato anche un sistema di monitoraggio degli accessi. Grazie ai tornelli, Di-Boss conta le persone che entrano ed escono. Così può conoscere i vari flussi nel corso delle ore, avvisare la sicurezza se a tarda sera qualcuno è ancora in un ufficio o, durante le emergenze, indicare ai soccorritori quanta gente bisognerà evacuare. Per quanto riguarda gli ascensori, li monitora e sa quante persone si fermano su ogni piano. Informazioni cruciali per spegnere i condizionatori in una zona deserta o abbassare il riscaldamento in un'area affollata, magari per un evento. E se c'è qualche blackout, li riporta tutti al piano, così nessuno rimane bloccato. Di-Boss gestisce anche il sistema idrico e quello antincendio. Gestisce tonnellate d'acqua. La riscalda con l'impianto solare termico, se disponibile sull'edificio, oppure a costi bassi nelle ore in cui l'energia è più conveniente. Inoltre l'apertura e chiusura dei rubinetti contribuisce a fargli capire qual'è il tasso di affollamento di un'area o un piano. Sul piano della sicurezza, Di-Boss dà la precedenza assoluta a possibili scenari critici ed elabora in fretta le necessarie contromisure. É in grado di rilevare picchi anomali di temperatura in un ambiente, cortocircuiti o presenza di fumo e fare confluire grandi quantitativi d'acqua dove può servire per spegnere il fuoco. In fine, ma non per ultimo, oltre a tenere sotto controllo violazioni classiche, su tutti gli ingressi non autorizzati in orari anomali, protegge le strutture in cui è installato da possibili attacchi informatici. Come un antivirus, ma applicato a un edificio. Uno scudo cruciale nell'era imminente dell'internet delle cose.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?