lunedì 25 giugno 2012

Cambiano le soglie di accesso ai registri per le Fer elettriche

Le Fer elettriche, ovvero le fonti di energie rinnovabili elettriche che esulano dal fotovoltaico, secondo quanto si apprende da fonti governative, sarebbero al centro di un cambiamento delle soglie di accesso ai registri. La novità farebbe parte del cosiddetto Decreto Incentivi. Secondo l'ultima versione la soglia era di 50 kW per tutte le fonti, senza distinzione; con l'entrata in vigore del nuovo decreto, invece, la distinzione ci sarebbe eccome. Si parla, infatti, di 60 kW per l'eolico, 200 kW per le biomasse e 250 kW per l'idroelettrico. Per biomasse e biogas verrebbero anche introdotti speciali premi in base al taglio delle emissioni nocive in atmosfera. Un'altra novità sarebbe rappresentata dall'uso della definizione di "vita utile degli impianti". Gli incentivi verrebbero assegnati solo nel caso in cui siano stati superati i 2/3 della vita utile indicata, che nel caso di impianti che usano rifiuti e sono posti in aree critiche è di 12 anni.

giovedì 21 giugno 2012

Nuove norme per la gestione dei moduli fotovoltaici da buttare

I moduli fotovoltaici da buttare, quelli che hanno esaurito il proprio ciclo vitale e che non producendo più energia devono essere eliminati per far posto ai nuovi, in Italia sono oggetto di una normativa assai complessa che inerisce anche l'opportunità, da parte delle aziende produttrici, di accedere agli incentivi per il fotovoltaico. In particolare, dal primo luglio, per accedere agli incentivi, le aziende che producono o importano pannelli fotovoltaici dovranno garantire anche la corretta gestione dei moduli a fine vita. Le disposizioni in materia sono contenute nel Decreto Ministeriale del 5 maggio 2011 (facente parte del IV Conto Energia) all'articolo 11, comma 6. Il Decreto stabilisce che "per gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio dopo il 30 giugno il soggetto responsabile dell'impianto dovrà trasmettere al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) il certificato che attesti l'adesione del produttore o importatore ad un sistema o consorzio che garantisca il riciclo dei moduli fotovoltaici al termine della loro vita utile". Il legislatore ha così introdotto il concetto della "responsabilità estesa" del produttore previsto dall'articolo 178-bis del Decreto "Testo Unico Ambientale". I contenuti del IV Conto Energia, in materia di garanzie del fine vita dei moduli fotovoltaici, anticipano la revisione della Direttiva 2002/96/CE sui RAEE la quale prevede l'inclusione dei moduli fotovoltaici tra le apparecchiature elettriche ed elettroniche inserendoli in categoria 4. Nel pieno rispetto della legge, pertanto, i produttori ed importatori di moduli fotovoltaici dovranno obbligatoriamente iscriversi al Registro AEE e garantire, tramite l'adesione ad un sistema di raccolta e riciclo anch'esso iscritto al Registro AEE, la corretta gestione dei moduli fotovoltaici a fine vita.

lunedì 18 giugno 2012

Una valida soluzione per il perfetto ancoraggio dei pannelli solari al tetto

Sebbene siano in molti a preoccuparsi della fase di installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione, magari a causa dei tempi lunghi e degli interventi strutturali complessi che potrebbero addirittura provocare danni alla copertura, in realtà c'è da dire che non si tratta di un'operazione di per sè particolarmente difficile e neanche lunga, ma deve essere necessariamente affidata a personale esperto affinché l'installazione venga eseguita a regola d'arte. Le complicazioni e le eventuali lungaggini di esecuzione dell'opera, possono tuttavia presentarsi qualora la copertura su cui si andrà ad installare l'impianto fotovoltaico non sia in buono stato. In tal caso, infatti, prima di procedere con il montaggio dell'impianto fotovoltaico, occorrerà per prima cosa procedere con la ristrutturazione delle parti in cattivo stato di conservazione o, addirittura, nei casi più gravi, provvedere alla sostituzione del tetto. Solo allora, lavorando in piena sicurezza, potranno essere montati i pannelli. E proprio a proposito di montaggio e di ancoraggio dei moduli, in commercio oggi si trovano dei prodotti particolarmente innovativi. Tra questi, senz'altro interessante è Isocoppo FV di Alubel. Si tratta, nello specifico, di un profilo appositamente progettato per l'applicazione di qualsiasi tipologia di moduli fotovoltaici sulle coperture della gamma Coppo/IsoCoppo, facente parte del sistema EnerAL, ossia di un sistema di elementi in estruso di alluminio progettati al fine di garantire una corretta e sicura applicazione degli impianti fotovoltaici sul tetto. Si tenga conto del fatto che la particolare geometria delle coperture metalliche richiede una soluzione ad hoc per il fissaggio dei moduli fotovoltaici: l'impianto installato non può, infatti, prescindere dal manto di copertura che lo accoglie, che sia esso già esistente o di nuova realizzazione. Con IsoCoppo FV, dunque, è possibile ancorarsi anche a coperture metalliche, dando luogo a una soluzione efficace e duratura nel tempo. Alla base della progettazione del prodotto, vi è l'esigenza di coniugare l'efficacia di un sistema che si ancora in modo ottimale alla struttura esistente, unita alla rapidità di posa. L'ancoraggio alla struttura di supporto della copertura rimane infatti fondamentale per garantire un fissaggio solido di qualsiasi struttura di sostegno di impianti fotovoltaici. Ricapitolando, quindi, si tratta di un profilo che si ancora direttamente all'orditura del tetto e non alla semplice lamiera, garantendo in tal modo una maggiore sicurezza di fissaggio dei pannelli solari. A tutto vantaggio di un'installazione più che soddisfacente, occorre aggiungere almeno altri due pregi di questo prodotto: la semplicità di utilizzo e la rapidità di posa e dunque di installazione. Ma in effetti c'è di più: con IsoCoppo FV si ha spazio utile per il passaggio dei cavi, il sotto modulo è ben ventilato, e si ha una netta separazione funzionale tra sistema tetto e sistema fotovoltaico. Infine, è bene non dare nulla per scontato e sottolineare che IsoCoppo FV può essere montato anche non contestualmente alla posa della copertura e che è una soluzione adattabile a qualsiasi tipo di impianto fotovoltaico.

venerdì 15 giugno 2012

Ecco alcuni accorgimenti per una resa perfetta dell'impianto fotovoltaico

Un impianto fotovoltaico è un insieme di tanti apparati tecnologici che è bene siano manutenuti con cura nell'arco di tutto il ciclo vitale dell'impianto al fine di garantirne una resa sempre prossima ai massimi livelli. Alcuni aspetti, soprattutto per ciò che attiene la fase progettuale, se sottovalutati, possono portare ad un decadimento delle prestazioni dell'impianto fotovoltaico in brevissimo tempo. Vediamo brevemente cosa è possibile fare per evitare che l'impianto perda colpi col passare del tempo.

I moduli, rettangolari, si compongono di celle collegate in serie. Osservandone uno poggiato sul lato più corto, se ne contano tipicamente 60 o 72 ripartite ripartite in 6 colonne verticali. Queste sono, a loro volta suddivise in 3 gruppi, collegati tramite diodi di by-pass presenti nel box di connessione del pannello. Le 3 porzioni costituiscono di fatto altrettanti sub-moduli, ognuno con le proprie regole di funzionamento. Un'ombra che si proietta lungo una cella rende inefficiente la porzione di modulo cui appartiene e, di conseguenza, abbassa di un terzo la produzione energetica. Ma i diodi permetterebbero agli altri due terzi di funzionare regolarmente. 

Su tetti piani con moduli inclinati è normale che in certi periodi dell'anno, in prima mattina e di sera, si generino delle ombre tra le file. Se i moduli sono appoggiati sul proprio lato corto, l'ombra proiettata da una fila sulla successiva andrebbe ad incidere sulla base del modulo inficiando, di fatto,  l'intera produzione del modulo. Al contrario, se sono disposti sul loro lato lungo, la perdita è limitata a un terzo della produzione,  con la giornata lavorativa del modulo, di fatto, allungata. In sostanza, qualsiasi ombra deve interferire il meno possibile con la superficie captante o, al massimo, toccare soltanto una colonna verticale di celle. Non deve invece attraversare la superficie captante in senso trasversale, ad esempio, tracciando una diagonale, o tracciando una linea perpendicolare rispetto al lato lungo del modulo: in tal caso la resa sarebbe nulla. E se fuori è nevicato, col modulo poggiato correttamente, la neve accumulata coprirà solo una o due porzioni del submodulo permettendo alla parte scoperta di continuare a generare energia.

I cavi vanno fissati con cura alla struttura di ancoraggio dell'impianto attraverso supporti di canalizzazione. Contatti e sfregamenti protratti nel tempo ne danneggiano il rivestimento con pregiudizio per l'efficienza e la sicurezza del sistema. Gli impianti alimentati dal Sole generano corrente continua, identificata dalla sigla CC. E' una cosa diversa dalla corrente alternata, in breve AC, che scorre nei cavi degli elettrodomestici di uso quotidiano. Ne consegue che esistano fili appositamente concepiti per le applicazioni solari. A livello tecnico, si distinguono per il processo di galvanizzazione cui è sottoposto il rame in essi contenuto e l'impiego di materiali privi di sostanze alogene e ignifughi secondo la normativa IEC 60332.1. I cavi comuni sono maggiormente soggetti a ossidazione, pertanto impiegarli in ambito solare è garanzia di malfunzionamento. 

I moduli sono generalmente collegati tra di loro in serie e in parallelo. Se in un impianto domestico c'è un inverter con un unico ingresso di stringa e il campo fotovoltaico è composto da più stringhe in parallelo, è necessario mettere in parallelo le stringhe con un'apposita cassa di connessione che può essere costruita anche dal proprio installatore: chiedergli che ogni stringa sia protetta da un interruttore magnetotermico capace di sopportare almeno il doppio della corrente che la stringa è capace di erogare. Questo disattiverà la stringa come un qualsiasi salvavita in caso di assorbimento prolungato, surriscaldamento o repentini cambi di corrente dovuti a corto circuito. Lo stesso principio vale per gli inverter. Un varistore esterno - componente di cui sono già dotati internamente a protezione dei fulmini - ne allungherebbe la vita. 

Sul fronte dei furti dei moduli fotovoltaici che dire... purtroppo è diventato un fenomeno assai frequente oramai. Un rimedio in tal senso possono essere le cosiddette viti antivandalismo, che penetrano all'interno della struttura portante disegnando un tracciato che rende impossibile rimuoverle in silenzio ed è superfluo stringerle periodicamente come tradizionali viti. In ogni caso, assicurarsi che la vite prescelta sia dello stesso materiale della struttura d'ancoraggio. Due metalli diversi a contatto provocano elettrolisi con conseguente corrosione. Ok l'abbinamento vite in acciaio inox -  struttura in alluminio, in quanto sostanze affini, negli altri casi accessoriare le viti con apposite rondelle in plastica EPDM per impedirne il contatto con le altre parti metalliche. 

Come fissare al tetto i moduli fotovoltaici inclinati disposti su apposita struttura di ancoraggio? Praticando dei fori nel primo o utilizzando appositi contrappesi. Il primo sistema è considerato invasivo, spesso a torto. In presenza di tegole o tetti piani in costruzione sui quali non è stata ancora realizzata l'impermeabilizzazione, i fori possono essere protetti utilizzando ritagli di guaina preforati nei quali far passare le viti di ancoraggio e fissando le stesse con rondelle ad ombrello. La perforazione è sconsigliata su tetti già ricoperti di guaina bituminosa e cemento, in quanto sarebbe garanzia di infiltrazioni d'acqua e umidità. Si ricorrerà allora ai pesi, purché la disposizione dei moduli non sia casuale. Ad esempio, due o più di questi, allineati in verticale su una struttura, creeranno un fastidioso effetto vela che un forte vento può far volare via. Per prevenire un tale evento è necessario calcolare i carichi in funzione della forza eolica massima della zona e dell'inclinazione della struttura. D'altronde, esagerare con i carichi potrebbe creare problemi di stabilità al tetto stesso: quindi su tetti piani meglio non sovrapporre troppi moduli al fine di ridurre l'effetto vela e quindi i carichi da applicare. In alternativa c'è il cosiddetto "guscio". Si tratta di un supporto a forma di guscio, per l'appunto, chiuso sui lati e che si riempie di sabbia o pietre e racchiude il modulo. Montaggio rapido e pulito, senza contrappesi, ma perdite termiche superiori a causa di una cattiva dissipazione del calore da parte dei moduli. 

Infine, per ciò che attiene la manutenzione e la pulizia è bene dire che la cura dell'impianto non si esaurisce nella manutenzione effettuata da parte dell'installatore. L'utente può contribuire all'efficienza della propria installazione fotovoltaica tenendo i moduli sempre ben puliti. Se non piove da molto tempo o se l'impianto si trova in una zona alquanto polverosa è bene trattare i moduli con acqua e sapone non aggressivo. In commercio ne esistono molti, anche a buon mercato. Non c'è alcun pericolo di scosse o deflagrazioni. Ad ogni modo, per una maggiore tranquillità, prima di procedere al lavaggio si può disattivare l'interruttore di corrente continua.

Altri link utili

-Antifurto per pannelli fotovoltaici;
-Sistema antifurto per impianti fotovoltaici Security Solar Wings;
-Sistemi di monitoraggio degli impianti fotovoltaici;

mercoledì 13 giugno 2012

Le 10 migliori app per smartphone e tablet nel campo delle energie rinnovabili

Nel mare magnum delle app cominciano a spuntare applicazioni dedicate al tema del fotovoltaico e più in generale delle energie rinnovabili. Si va da quelle realizzate ad hoc per le aziende di settore e dedicate soprattutto ai propri clienti ad altre di accesso più libero, per un bacino d'utenza certamente più generalista. Ci soffermiamo soprattutto su questa seconda categoria: senza voler a tutti i costi offrire una panoramica esaustiva dell'offerta, ecco una breve carrellata delle app più immediate nell'utilizzo e più scaricate dalla piattaforma App Store.

  • Conto Energia 2011 - 2013: Persi tra norme vecchie e nuove e desiderosi di conoscere potenzialità e cifre di un impianto fotovoltaico? Ecco un'app di servizio, utile a calcolare in modo rapido e veloce la possibile resa di un impianto, tenendo conto della variazione di incentivi previsti dal GSE nel triennio 2011 - 2013 e dei relativi premi. L'utente è guidato attraverso un percorso chiaro e sintetico per ottenere in modo intuitivo le informazioni desiderate: ricavi totali, periodo di ammortamento della spesa per l'impianto, indici economici, superficie necessaria a raggiungere gli obiettivi, ritorno in termini di risparmio sulla bolletta. C'è perfino un simulatore per calcolare quanta anidride carbonica si sottrae alle emissioni grazie al proprio impianto. Non finisce qui: pensata come uno strumento versatile e utile sia all'installatore sia al proprietario dell'impianto, questa app informa anche sull'inclinazione ideale del pannello e sulle ore di esposizione solare giornaliera.
  • Enel Solar Power: Non poteva mancare l'applicazione ufficiale di Enel Green Power, anch'essa specializzata nel calcolo del rendimento annuale di un pannello solare. Cliccando sul tasto dell'app, è quindi possibile inserire i parametri geografici del teorico pannello, salvando e modificando i parametri di origine come la dimensione e la pendenza a cui lavora. Prezioso per i clienti il collegamento diretto con il customer service Enel, mentre in automatico vengono aggiornate le condizioni economiche e le nuove offerte commerciali. L'offerta di App Enel si completa con "Enel Drive", che fornisce agli automobilisti le informazioni sui punti di ricarica elettrica Enel più vicini, aggiornando in tempo reale la disponibilità grazie alla funzione libero/occupato. "Enel Mobile" è invece un servizio prettamente istituzionale, che fornisce news, comunicati e andamenti economici della casa madre. Esiste anche "Enel Wind Power", gemella di Enel Green Power, per calcolare il rendimento annuale di una pala eolica.
  • Fimer Solar Simulator: Questa app calcola la potenziale energia prodotta dal futuro impianto fotovoltaico e l'investimento necessario per realizzarlo, basandosi su un calcolo ottenibile dopo aver introdotto parametri fissi come l'irraggiamento del luogo, l'orientamento del tetto e l'inclinazione dei pannelli, i costi preventivati. Solar Simulator è inoltre in grado di rilevare automaticamente la posizione d'origine, che può comunque essere immessa in modalità manuale se l'apparecchio sulla quale gira l'app non è dotato di bussola.
  • Solarchecker: Questa app è in grado di calcolare l'irradiazione solare a seconda della posizione in cui ci si trova, oltre al relativo rendimento di un impianto esistente in loco. Utile per chi sta valutando l'acquisto di un impianto, che può così scoprire rapidamente quanta energia solare sarebbe in grado di fornire il sistema. Collegata con GPS, Solarchecker misura l'orientamento con una bussola magnetica e l'inclinazione della superficie del tetto grazie a un sensore. Tra i servizi offerti, il calcolo di costi ed eventuali ricavi dell'impianto, inserendo i dati relativial costo per kilowattora consumato e i costi di finanziamento e manutenzione dell'impianto. Altro utile servizio, l'app propone, a seconda della località in cui ci si trova, le dieci aziende specializzate più vicine.
  • PV Test: Questa app si definisce il primo strimento al mondo che permette la verifica in tempo reale della produzione di energia elettrica da parte di un impianto fotovoltaico, senza dispositivi da installare sull'impianto stesso. PV Test risulta quindi essere un prezioso alleato per gli impianti senza sistemi di monitoraggio. Può essere usato durante le ore diurne, a patto che le condizioni meteorologiche siano ottimali, basandosi su calcoli che incrociano la posizione con dati fisici e astronomici. La versione Professional aggiunge (al costo di 3,99 euro) nuove funzioni: un algoritmo di calcolo più potente e preciso, l'incrocio con dati meteo scaricati in tempo reale, la geolocalizzazione e la creazione di un report più dettagliato sui risultati del test.
  • Super Solar: Cinque funzioni navigabili con un tocco. A partire dalla foto del tetto di casa, Scatta Solar installa virtualmente l'impianto fotovoltaico o solare termico, con la possibilità di scegliere anche tra le diverse taglie dei consumi. Ottenuti i dati, questi possono essere inviati alla casa madre (Solar Energy Group) per una richiesta di preventivo. L'area "risparmio" consente, impostando i parametri del futuro impianto, di ottenere la stima degli incentivi e il guadagno eventualmente realizzabile a breve e a lungo termine. Le sezioni dedicate più espressamente all'azienda contengono il catalogo prodotti e il contatto diretto con gli agenti più vicini, grazie alla funzione di geolocalizzazione.
  • Enerstore: Questa app è dedicata alla ricerca delle migliori offerte presenti sul mercato delle energie rinnovabili e del settore fotovoltaico. Con un touch, il professionista ottiene l'accesso istantaneo alle offerte aggiornate in tempo reale di Kit FV, pannelli solari, inverter, strutture di fissaggio e materiale elettrico. Il privato ha invece l'occasione di contattare installatori di fiducia, che lo possono guidare in tutte le fasi di realizzazione dell'impianto, partendo dall'abc. Oltre alle offerte aggiornate in tempo reale, non mancano news e informazioni su tutti i temi riguardanti le energie rinnovabili.
  • PV Master: Nella sua versione lite (quella full invece costa 9,99 dollari), questa app dedicata ai professionisti mantiene alcune funzioni, divise in 5 sezioni. La prima dedicata ai dati, contiene tutti gli indici specifici rispetto alle coordinate inserite: giorni di cielo limpido, angolo solare ora per ora, vento, precipitazioni mensili, eccetera. Nella sezione "Guida" gli spunti generali per la configurazione di un impianto.  "Pannel Calc" raccoglie i dati della prima sezione e incrociandoli con i valori delle bollette correnti, risponde sul numero di pannelli da installare. "Batteria Calc" utilizza i dati per ottimizzare tipo e resa di questa parte fondamentale dell'impianto fotovoltaico. Non mancano gli spazi dedicati al glossario che prevede una raccolta dalla a alla z di nozioni dedicate ai meno esperti.
  • Incentivo fotovoltaico 2012: E' un'app con due funzioni principali. La prima serve a stimare, incriciando i dati sul progetto di impianto e la provincia di appartenenza, la quantità di energia elettrica prodotta. Con questa stima in mano, si potrà calcolare l'ammotare dei contributi erogati dal GSE nei successivi 20 anni. Per chi non si accontenta di stime, la tecnologia viene in aiuto con la seconda opzione. Fotografando il sito dove si ipotizza di realizzare l'impianto e geolocalizzando con precisione le sue coordinate, si ottiene un dato che può essre inviato a Energy Resources, la casa madre dell'app, per ottenere un calcolo il più vicino possibile al reale della produttività elettrica ed economica. Utile all'utente finale, ma anche al professionista, che la può usare per stime da effettuare al volo direttamente sul campo.
  • Energy Audit App (a pagamento, costo 9,99 euro): E' uno strumento pensato per guidare l'utente nella valutazione dell'efficienza del proprio sistema di illuminazione (audit energetico), evidenziando il risultato economico e di risparmio in CO2 derivanti dalla sostituzione delle lampadine tradizionali con luci ad elevate prestazioni. Il tutto, con calcolo dell'investimento e dell'effettivo guadagno. Pensata soprattutto per addetti ai lavori (installatori, architetti, arredatori) è però facilmente consultabile anche dal privato, dato che con pochi step il database interno permette di elaborare la migliore soluzione. Tra le altre funzioni, l'aggiornamento costante sulle specifiche tecniche.

martedì 12 giugno 2012

Qual'è l'iter burocratico per installare un impianto solare termico?

L'iter burocratico per l'installazione di un impianto solare termico non è particolarmente complesso. Per prima cosa è bene ricordare che l'impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente, al termine dei lavori, la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme vigenti. Alla dichiarazione di conformità, che deve essere sottoscritta dal titolare o dal legale rappresentante dell'impresa installatrice, deve essere anche allegata la copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali, la relazione contenente la descrizione della tipologia dei materiali impegnati nonché, ove previsto, il progetto. Diffidate dunque di chi non vi parla di questa documentazione al momento della sottoscrizione del preventivo. Un altro punto da tenere in considerazione è la normativa in materia edilizia, che per l'installazione degli impianti su edifici esistenti può richiedere un atto amministrativo che potrà essere o la concessione lavori, o l'autorizzazione ai lavori, o la Dichiarazione di Inizio Attività (DIA). La concessione lavori di norma si applica per interventi di manutenzione straordinariache richiedono ponteggi, occupazione di suolo pubblico, evaquazione dell'edificio, eccetera, mentre l'Autorizzazione ai lavori si applica per lavori di manutenzione straordinaria di media entità interni o esterni all'edificio. Nella maggioranza dei casi, per l'installazione di un impianto solare termico sarà richiesta soltanto una DIA, e cioè una comunicazione scritta all'ente locale in cui si dà informazione circa il lavoro che si intende eseguire, specificando che non vi sono contrasti con le leggi vigenti in materia di vincoli storico-artistici, paesaggistico-ambientali e di sicurezza. E a proposito di sicurezza, si tenga conto che per la costruzione di un impianto solare, com'è ovvio, è necessario lavorare sul tetto e dunque esistono dei pericoli reali (persone o materiali che possono scivolare). Assicurativi dunque che chi lavora per voi lo faccia seguendo la normativa vigente. Infine, una precisazione sui materiali impiegati. Le imprese installatrici sono tenute a eseguire gli impianti a regola d'arte, utilizzando a tal fine materiali parimenti costruiti a regola d'arte, utilizzando a tal fine materiali parimenti costruiti a regola d'arte e dunque costruiti secondo le norme tecniche di sicurezza dell'UNI e del CEI. Accertatevi anche di questo, per non avere spiacevoli sorprese in seguito.

venerdì 8 giugno 2012

Un solo condomino può installare un impianto fotovoltaico sul tetto del condominio?

Un solo condomino può installare un impianto fotovoltaico sul tetto del condominio? Il singolo condomino può procedere con l'installazione dell'impianto, ma la strada è decisamente più in salita rispetto all'opzione che vede l'intero condominio coinvolto. Il perché è presto detto. Per prima cosa bisogna considerare che il tetto dell'edificio, per sua natura e per sua funzione, è proprietà comune di tutti i condomini. Pertanto che desidera procedere con l'installazione dei moduli fotovoltaici dovrà comunque sottoporsi al giudizio dell'Assemblea condominiale, che sarà chiamata a deliberare circa l'opportunità o meno di dar vita a questo intervento. La proposta passa con la maggioranza, ai sensi dell'articolo 1136 del Codice Civile. Inutile dire che probabilmente l'entusiasmo degli altri non sarà alle stelle, poiché dovranno subire dei lavori (seppur brevi) senza trarne alcun beneficio. Infatti, nel caso sia un solo condomino a voler procedere con l'installazione dell'impianto, sarà solo lui a dover sostenere le spese e sarà solo lui a beneficiare degli incentivi. E' opportuno sottolineare che, anche se ci si dovesse trovare nella condizione di esclusiva proprietà del tetto, si potrà procedere all'installazione dell'impianto fotovoltaico solo e soltanto se si dimostrerà che l'innovazione apportata non pregiudica in nessun modo la stabilità o la sicurezza dell'intero fabbricato e che l'opera non porta ad un risultato peggiorativo dell'aspetto estetico. Due clausole che, in effetti, non dovrebbero rappresentare un problema, visto che gli impianti hanno un peso irrisorio e che oggi in commercio vi sono numerosissime soluzioni che permettono l'installazione di impianti per niente impattanti dal punto di vista visivo.

giovedì 7 giugno 2012

Incentivi per l'installazione dell'impianto fotovoltaico condominiale

Se il vostro condominio è unito e compatto nell'idea, l'investimento ha tutte le carte in regola per passare al vaglio dell'Assemblea condominiale, perché sia la normativa, sia i benefici attesi, lo pongono come una buona opportunità per tutti gli abitanti del palazzo. Per gli impianti con una potenza complessiva di 3kW, la burocrazia non ha messo in moto la sua macchina in maniera particolarmente farraginosa e complessa, rendendo di fatto, l'iter piuttosto snello e scevro di complicazioni inutili. Non sono, infatti, previste iscrizioni in specifici registri e non sono richieste autorizzazioni particolari. Per beneficiare degli incentivi, il condominio non dovrà fare altro che seguire il solito iter burocratico che, ricordiamo, è fattibile solo online all'indirizzo specificatamente preposto dal GSE. Non solo. Come qualsiasi altro impianto posto sul tetto di un edificio, anche l'impianto per i condomini potrà beneficiare di particolari tariffe incentivanti, e segnatamente della maggiorazione destinata alla sostituzione di coperture in eternit, oppure alla tariffa più alta destinata agli impianti particolarmente innovativi che si integrano perfettamente con il contesto architettonico (per esempio la tegola fotovoltaica). Detto questo, non resta che ricapitolare la normativa strettamente legata alla conduzione condominiale (i riferimenti sono la legge numero 10 del 9 gennaio 1991 e la legge numero 99 del 23 luglio 2009), che considera l'installazione degli impianti fotovoltaici come un intervento volto al risparmio energetico e dunque, non soltanto lo promuove, ma gli semplifica la vita: è sufficiente la maggioranza semplice delle quote millesimali dell'Assemblea, e la proposta passa. Ma si sa, non è così facile, perché le riunioni condominiali sono spesso teatro di incomprensioni, di discussioni, di ripicche. E, anche nel condominio più pacifico, un Bastian contrario c'è sempre, soprattutto quando si tratta di dover mettere mano al portafoglio. Per convincere tutti, quindi, occorrerà mettere in luce i benefici che l'impianto comporta, e soprattutto sarà il caso di sfatare alcuni falsi miti, a cominciare da quelli relativi ai costi: gli impianti fotovoltaici oggi più che mai, non sono cosa solo per ricchi. I prezzi dei moduli sono, infatti, sensibilmente scesi rispetto a qualche anno fa, e la tariffa incentivante messa a disposizione dal GSE fa si che vi sia ancora un ritorno economico interessante. Oltretutto, per far leva sui vostri condomini, potreste sempre ricordare loro quanto si spende ogni anno in bollette dell'elettricità: l'illuminazione delle parti interne o esterne del condominio, l'ascensore, i cancelli automatici, tutto ciò costa caro. Con l'installazione di un impianto fotovoltaico, invece, il risparmio è garantito, soprattutto se il costo dell'energia continuerà a salire. Pertanto, vi consigliamo davvero di far leva sui punti di forza dell'investimento: oltre al risparmio e alla produzione di energia pulita, non dimenticate di ricordare che, con l'installazione dell'impianto, l'intero immobile acquisterà più valore e che, nel caso in cui l'energia prodotta non sia autoconsumata, sarà possibile rivenderla al GSE. Naturalmente, guadagnandoci tutti, o quasi. Resta infatti la facoltà (articolo 1121 del Codice Civile) da parte dei condomini dissenzienti, qualora l'innovazione proposta sia particolarmente gravosa dal punto di vista economico, di essere esonerati dalla spesa. Gli incentivi per il fotovoltaico sono infatti suscettibili di utilizzazione separata. Naturalmente i condomini che chiedono l'esonero dalla spesa non trarranno vantaggio dall'impianto fotovoltaico e quindi dagli incentivi.

Quali controlli sono necessari per mantenere la piena funzionalità dell'impianto fotovoltaico?

Quali controlli sono necessari per mantenere la piena funzionalità dell'impianto fotovoltaico? Negli ultimi anni gli impianti fotovoltaici si sono dimostrati affidabili e di norma necessitano solo di un minimo impegno di manutenzione. Tuttavia bisogna, in ogni caso, verificare di tanto in tanto il buon funzionamento dell'impianto. Alcuni controlli devono essere eseguiti con regolarità, anche dal proprietario dell'impianto, in modo da riconoscere subito un eventuale malfunzionamento.

Controlli regolari

  • La pressione dell'impianto;
  • La differenza di temperatura tra la mandata e il ritorno del collettore;
  • La temperatura della mandata del collettore;
  • Se la pompa entra in funzione in presenza di radiazione solare;
  • Presenza di rumori all'interno delle condutture, causati dalla presenza di aria nell'impianto.
Lavori sporadici di manutenzione

  • Pulire i vetri di copertura se questi sono molto sporchi;
  • Controllare la concentrazione dell'antigelo (ogni 2 anni);
  • Controllare il valore pH della miscela d'acqua e glicole (ogni 2 anni);
  • Controllo dell'anodo anticorrosione nel serbatoio dell'acqua sanitaria.

lunedì 4 giugno 2012

Le energie rinnovabili sono un business in forte ascesa

Nonostante la crisi economica internazionale e l'impasse dei prezzi di moduli fotovoltaici e affini, nel corso del 2011 il fatturato globale dell'indotto rinnovabili è cresciuto del 31% rispetto ai 12 mesi precedenti. Secondo le stime dell'istituto di ricerca statunitense Clean Edge si è passati dai 188,1 miliardi di dollari del 2010 ai 246,1 dello scorso anno. La green economy legata a moduli e componenti fotovoltaici ha generato cifre pari a 91,6 miliardi di dollari, con ricavi cresciuti del 29% e potenza totale installata passata da 15,6 a 26 gigawatt nel giro di una anno. Parallelamente, il prezzo medio dei moduli è calato del 40% e si stima che i costi medi delle installazioni scenderanno dai 3,47 dollari per watt attuali agli 1,28 entro il 2020. L'eolico cresce del 18% e si prevede che nel 2012 il valore del suo mercato salirà a 116,3 miliardi di dollari. Con la Cina a gestire il 40% della capacità eolica globale. Crescono i biocarburanti, passando da 56,4 a 83 miliardi di dollari, ma con prezzi in aumento a causa delle quotazioni di etanolo e biodiesel.

Credi che possa essere utile introdurre nelle scuole superiori una materia che si chiamerebbe "Educazione al Risparmio Energetico" al fine di informare i ragazzi in merito all'uso consapevole e responsabile anche dell'energia prodotta da fonti rinnovabili?